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Appello all’Ulss delle associazioni di volontari Sos di Valeggio e Polo Emergency di Villafranca

Il servizio ambulanze:«Ridateci il medico»

Dal 31 gennaio non c’è più nei fine settimana il medico sulle ambulanze dell’associazione Sos di Valeggio e del Polo Emergency di Villafranca che si alternavano nel coprire le emergenze sanitarie sul territorio. Il motivo è la scadenza della convenzione stipulata per la prima volta ad inizio 2006 da cinque comuni (Villafranca, Valeggio, Mozzecane, Povegliano e Nogarole Rocca) che si erano accollati le spese del servizio (circa 67.000 euro annuali).«C’era la speranza, soprattutto da parte dei sindaci», dichiara il presidente dell’Sos, Leonardo Rigo, «che il successo dimostrato e confermato dal numero degli interventi e dalla velocità e qualità degli stessi convincesse i vertici dell’Usl 22 a convenzionare in pianta stabile un’automedica nei fine settimana, ma così non è stato ed il nostro esperimento, che ha riscontrato un forte gradimento dei cittadini, anche in considerazione che ci vorrà del tempo prima che l’ospedale di Villafranca torni alla normalità, rischia di chiudersi così. Il supporto economico dei singoli comuni era commisurato agli abitanti e di conseguenza, saltato quello di Villafranca a causa del commissariamento, è diventato impossibile andare avanti, anche se da altri comuni, come Valeggio, era arrivato il via libera».«La chiusura di questo esperimento», dichiara dispiaciuto Giovanni Salaorni, presidente dell’Associazione Polo Emergency di Villafranca, «è stata un arretramento proprio quando avevamo in piedi un doppio servizio, uno con l’automedica, l’altro con l’ambulanza per il servizio ordinario ed avevamo trovato la disponibilità di tanti ragazzi (140 i membri dell’associazione provenienti da Villafranca e dintorni)». Salaorni spera che l’esperimento possa avere un futuro ma, al momento, non se la sente di fare previsioni: «Dovremo attendere l’insediamento della nuova amministrazione comunale per verificare se ci sarà la volontà di dare continuità a questo servizio».Rigo lancia un appello: «Umanamente il servizio dà molto, ma sono tante le difficoltà di tipo economico. Molti pensano che le associazioni di volontariato ci saranno sempre, ma questo dipende anche dall’appoggio che trovano sul territorio. Ora dovremo affrontare il trasferimento della sede operativa all’ospedale di Valeggio, con i costi per adeguare i locali e l’acquisto di una nuova ambulanza per cui è fondamentale il sostegno di privati ed aziende». Per Giovanni Cipolotti, responsabile del Servizio di emergenza sanitaria provinciale (il 118), la situazione del servizio rientra nei canoni richiesti dalla normativa. «Per il codice rosso», dichiara Cipolotti, «i tempi di percorrenza sono di 8-10 minuti in area urbana e di 15-20 minuti per quella extraurbana. Ora stiamo predisponendo un piano, che sarà pronto in un paio di mesi e ritarerà il servizio, tenendo conto delle variabili: dalle condizioni meteo al traffico, alle specializzazioni dei vari ospedali. Terremo conto anche di esperienze come quella del villafranchese per una corretta integrazione tra sistema pubblico e volontariato, pur preferendo la professionalità alla capillarità».

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