Un bel presepe fra il fusto dell’antico ” moraron” nella Corte al Volto, in piazza Pozzo, al civico 2. Lo hanno realizzato gli alpini del gruppo di Colà che hanno deciso di spostare la natività, sempre realizzata di fronte al monumento ai caduti, all’interno dell’ampio fusto del secolare gelso di Corte al Volto. L’antico gelso, pianta di oltre quattro secoli, censita e protetta dal Corpo Forestale dello Stato, è una vera e propria attrattiva per i molti turisti che si recano alle terme di Colà. Un albero davvero enorme, con un fusto ramificato in tre direttrici, da anni puntellato affinché non si spezzi, è diventato la dimora di un presepe artistico che, soprattutto di notte, attira moltissimi visitatori. E’ infatti ben illuminato e crea una armonia natalizia davvero suggestiva.
“Era da anni che volevamo ” entrare” nella Corte al Volto - spiega il capogruppo degli alpini Claudio Brusco – perché questo gesto rappresenta assieme al castello l’autenticità storica di Colà. E finalmente quest’anno ci siamo riusciti grazie alla disponibilità di Arturo Testa Messedaglia erede dei conti Da Sacco proprietari della corte. Rimane aperto fino a dopo l’Epifania ed è davvero meta continua di visitatori. Per noi è una soddisfazione immensa.”
“Io abito all’interno della corte - spiega Emiliano Castellani -e curo con attenzione il grande gelso. Ora mi sono fatto carico anche di accudire e sorvegliare il presepe voluto dagli alpini. El Moraron ha suscitato anche l’interesse di alcuni studiosi, in particolare dell’Università di Firenze. E’ la quarta pianta d’Italia per grandezza ed ampiezza. E’ una sorta di patrimonio sia culturale che locale. Ecco perché il presepe collocato all’interno del grandissimo fusto a tre braccia è una vera rarità. Merita davvero di visitarlo.”
Sergio Bazerla