Il primi 32 appartamenti popolari previsti dal nuovo Prg sorgeranno alla periferia di Bolognano. Verranno realizzati dall’Itea nell’area al bivio tra viale Rovereto e via Stazione; saranno dotati di servizi sociali e negozi. Sono in corso le pratiche d’esproprio dei 5.600 metri quadri necessari (il padrone è il Comune di Riva, che ha ereditato l’area dall’Eca ed è d’accordo sull’operazione).I lavori partiranno entro la prossima primavera, mentre le abitazioni, dotate di elevati standard costruttivi, verranno ultimate l’anno successivo. «L’obiettivo è di evitare la ghettizzazione che in passato ha purtroppo caratterizzato questi insediamenti – puntualizza l’assessore Sergio Dellanna, che è l’artefice dell’iniziativa – non più gli antiestetici casermoni-alveari con ammassate innumerevoli famiglie. In futuro, sono previsti soltanto limitati insediamenti popolari, come sarà a Bolognano, con a disposizione infrastrutture commerciali, per il tempo libero e possibilmente adiacenti zone verdi. Nella parte nord, accanto a via Stazione, sorgerà, infatti, un parco pubblico». L’amministrazione comunale, dopo aver definito senza intoppi questa operazione immobiliare, sta sfornandone delle altre analoghe. Il programma operativo prevede, tra l’altro, di ricavare entro breve tempo degli insediamenti popolari dalle aree residenziali. «Da oltre un decennio ad Arco non è stato riservato un metro quadrato alle esigenze abitative delle famiglie meno abbienti – puntualizza preoccupato Dellanna – ora dobbiamo recuperare rapidamente il tempo perduto. L’Itea avrà a disposizione una discreta quantità di aree per realizzare numerosi appartamenti. Per ovvi motivi economici l’ente dovrà puntare su costruzioni nuove. Intervenire nel risanamento dei centri storici è troppo oneroso. Semmai è possibile qualche caso isolato di modesta portata. Il programma dell’amministrazione comunale si prefigge nel contempo di evitare che l’Itea sia costretta, come è avvenuto tempo fa nel Romarzollese, ad acquistare dai costruttori privati nuovi appartamenti». Iniziative del genere sono da abbandonare, secondo il responsabile dell’urbanistica arcense, perchè contribuiscono ad innalzare il già costoso «mercato della casa» locale e costringono l’Itea a spendere capitali ingenti. Nel frattempo, l’assessore alle problematiche sociali, Valerio Costa, sta continuamente sollecitando la rapida realizzare di nuove abitazaioni. «Definire grave la situazione è riduttivo – precisa Costa – Lo scorso anno abbiamo avuto circa 250 richieste di appartamenti. Numerosi risultano i casi drammatici, come evidenzia la graduatoria per l’assegnazione di questi alloggi. A fronte di ciò, possiamo fare assai poco. Tra poco assegneremo agli anziani una dozzina di miniappartamenti nell’ex cantiere comunale. Poi dovremo attendere i 32 nuovi appartamenti di Bolognano. Mentre per le situazioni d’emergenza stiamo predisponendo una decina alloggi per delle sistemazioni temporanee. Nulla più».