domenica, Dicembre 22, 2024
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In riva al Garda per tre giorni e serata di gala a Villa Sigurtà

Il top del made in Italy s’è specchiato nel lago

Tre giornate intere trascorse ad ammirare quel legno di mogano tirato a lucido come mezzo secolo fa, o quel rosso fiammante, unico forse al mondo, oppure quel «mostruoso» motore che fa schizzare in cielo un aereo, vanto della nostra Aeronautica militare. Tre simboli, che dopo la moda, hanno sicuramente segnato un’era sono stati al centro di una kermesse che ha richiamato tra Desenzano e Sirmione migliaia di visitatori. I quali hanno scrutato questi «gioielli» in passerella: i motoscafi Riva, finiti perfino alla corte dello Scià di Persia o di re Hussein di Giordania, le Ferrari, che sgommano in tutte le latitudini del pianeta, infine, i Tornado, che anche se sono strumenti di guerra, appartengono a pieno titolo al made in Italy. «Symbol & Symbol» ha così catturato non solo la curiosità, ma anche l’amore della gente in questo fine settimana dove tutti hanno la testa rivolta alle vacanze. L’idea di riempire il lungolago e il centro storico delle due cittadine gardesane con i Riva, le Ferrari e i Tornado è stata di Curzio Moretti, titolare dell’omonimo cantiere nautico di Sirmione, e del veronese Renzo Bressanelli, responsabile del Ferrari Club Scaligero. I due, che hanno in comune il buon gusto, hanno saputo cogliere anche il momento opportuno, un momento che vede l’esplosione dei simboli del nostro made in Italy negli ultimi anni passati nel dimenticatoio. È il caso soprattutto dei motoscafi Riva. La manifestazione ha avuto poi due eventi mondani. La serata di gala al Sesto Senso Club, con un’Alba Parietti splendida e solare. Quindi, la seconda serata mondana nell’esclusivo parco della Villa Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, con oltre 350 invitati. Mai i battenti della residenza dei conti Sigurtà erano stati aperti a tanta gente e, in particolare, a tante Ferrari. Tra le quali spiccava quella guidata da Michael Schumacher, la F 399, lo scorso anno alla conquista dal mondiale di F1 nella classifica costruttori. Uno spazio se l’è ritagliato anche il Tornado, fiore all’occhiello dell’Aeronautica italiana. Le autorità del 6° Stormo, quello al quale appartengono i jet, non ne avevano però autorizzato il sorvolo sul cielo del Garda per motivi di sicurezza. Ma hanno riparato all’assenza con dei video e dei modelli che sono stati ugualmente ammirati dai visitatori. A questo meeting internazionale sono arrivate Ferrari con i loro proprietari da Montecarlo, da San Marino, dalla Sicilia. Così come motoscafi Riva dalle riviere della Versilia, romagnola, da Ischia.

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