Uno studio per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del Monte Baldo e delle Prealpi gardesane. È quanto ha promosso la Giunta regionale del Veneto con un bando di concorso emanato lo scorso mese. Lo scopo è quello recuperare alla fruibilità turistica le aree del territorio del Baldo appartenenti ai comuni di Ferrara di Monte Baldo, San Zeno di Montagna e Brentino Belluno. In queste zone si trovano sia immobili importanti dal punto di vista storico ambientale sia edifici rurali tradizionali dell’area baldense. Tutti comunque situati in aree definite «significative dal punto di vista o paesaggistico ambientale». Nel concreto dello studio di fattibilità si domanda di valorizzare l’esistente per dare un nuovo impulso al turismo della zona e creare nuovi posti di lavoro. Cinque gli interventi per i quali è stato richiesto di presentare uno specifico progetto con un’analisi dettagliata di costi di realizzazione, gestione ma anche di possibili ricavi. Il primo riguarda la realizzazione di un museo dedicato alla flora e, più in generale, alla natura del Monte Baldo all’interno di villa Caldenpergher, un immobile che si trova a Ferrara di Monte Baldo dove dovrà essere allestito un erbario. Il secondo intervento prende in esame l’orto botanico di Novezzina. In questo caso viene richiesto un progetto di riqualificazione della struttura esistente e uno studio per un inserimento più organico nell’area del Baldo. Da realizzare collegamenti, oltre che con il futuro museo, anche con le riserve naturalistiche con un centro di educazione ambientale che dovrà essere realizzato, terzo intervento previsto, in una contrada abbandonata importante dal punto di vista storico architettonico.
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La Regione ha promosso un concorso per recuperare alcune aree nei Comuni di Ferrara, San Zeno e Brentino
Il turismo sul Baldo crescerà così
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