domenica, Dicembre 22, 2024
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Tribune coperte, illumninazione, servizi: cambia il progetto dell’impianto. I costi salgono da 2 a 3,8 miliardi: cantieri a inizio 2002

Il velodromo ora raddoppia

Il velodromo è troppo importante ed allora la Provincia raddoppia. I cantieri per lo «stadio del ciclismo» provinciale, che è stato ipotizzato a Montichiari, verranno aperti nei primi mesi del 2002, ma è certo che entro la fine del 2003 la struttura sportiva tanto attesa da tutto il settore ciclistico bresciano verrà resa funzionale. Rispetto però al primo finanziamento annunciato mesi fa di 2 miliardi, ora la Provincia comunica che il suo impegno è salito a 3 miliardi e 800 milioni per alcune migliorie che sono state apportate. Migliorie di sostanza, che proiettano l’impianto a un livello di eccellenza assoluta. Questi nuovi interventi riguarderanno le tribune coperte, l’illuminazione e l’intero reparto dei servizi, con distinzione della parte riguardante gli atleti da quella del pubblico e della stampa. Ricordiamo che la pista prevista avrà una lunghezza di 250 metri, sarà omologata per gare internazionali e il velodromo verrà costruito con gli accorgimenti necessari per poterlo in futuro coprirlo completamente. Un’apposita cerimonia con firma del protocollo d’intesa era stata realizzata nella sala consiliare del Broletto lo scorso marzo. La prima cifra di 2 miliardi necessaria per la sua realizzazione era stata messa a disposizione dalla Provincia, mentre il Comune di Montichiari aveva reso utilizzabile un’area fabbricabile sul proprio territorio nei pressi dell’attuale Palageorge, in via Falcone, nella zona sulla quale sorgerà lo stadio per la squadra che milita in serie C2. «Da almeno vent’anni attendevamo questo momento – aveva detto Ugo Ranzetti, presidente provinciale del Coni -, tante squadre giovanili che vanno ad allenarsi fuori provincia in futuro potranno fare programmi vicino a casa. Auspichiamo solo che presto diventi un velodromo coperto per essere utilizzato tutto l’anno». La pista avrà un perimetro di 250 metri, «proprio quella che serve per fare le olimpiadi o i campionati del mondo – aveva sottolineare Giancarlo Ceruti, neopresidente della Federazione Italiana Ciclismo – ed è importante che sia un Ente come la Provincia ad investire in questi impianti sportivi, un fatto che succede di rado». Gianni Pozzani, presidente provinciale della Federazione ciclistica, dopo aver ricostruito l’iter storico che ha portato a questo evento, ha salutato come «un passo importante per avere altri campioni a Brescia». Uno sforzo non indifferente di gestione per il Comune di Montichiari, che tramite il suo sindaco Gianantonio Rosa e l’assessore allo Sport Gianmaria Pastorelli avevano auspicato il coinvolgimento di tutte le società ciclistiche nell’operazione, in quanto «il servizio di gestione della struttura sportiva potrà essere affidato a soggetti pubblici e privati, con apposite procedure legali».

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