Il vino rosso fa bene? Gli americani non ne sono convinti. Ma se in America si mettono in dubbio le qualità salutistiche del vino, dalla Francia arrivano nuove conferme sulle sue molteplici applicazioni in campo medico. Ma andiamo per ordine. A frenare gli entusiasmi e ad avanzare dubbi sulle proprietà della «medicina enologica», supportata peraltro da studi scientifici condotti in passato anche in Veneto, sono i medici dell’Aha, American Health Association, l’associazione dei cardiologi americani, secondo i quali non ci sarebbero le prove che il vino rosso possa contribuire a combattere l’infarto, come invece si ritiene in Europa. Per i ricercatori d’Oltreoceano quindi, i benefici sul sistema cardiocircolatorio del resveratrolo, la sostanza polifenolica contenuta in abbondanza nei vini rossi passiti, in particolare i valpolicellesi Recioto e Amarone, non sarebbero dimostrati. A dare voce agli scettici cardiologi americani è la Cnn, il colosso televisivo mondiale, che nelle pagine dedicate alla salute del suo sito Internet Cnnitalia.it, riporta le loro teorie in un articolo pubblicato con il titolo «Vino rosso contro l’infarto? Per gli americani non ci sono prove».
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L’associazione dei cardiologi attraverso la Cnn avanza dubbi sulle proprietà della «medicina enologica»