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Entro il 2000 sarà operativo sul lago di Garda il terzo battello spazzino. Una conferma questa supportata dalla decisione dell'Amministrazione Provinciale di assegnare un contributo finalizzato proprio all'acquisto di questo mezzo.

Imminente l’acquisto del battello tagliaalghe

Entro il 2000 sarà operativo sul lago di Garda il terzo battello spazzino. Una conferma questa supportata dalla decisione dell’Amministrazione Provinciale di assegnare un contributo finalizzato proprio all’acquisto di questo mezzo indispensabile per la lotta a quelle purtroppo “famose” alghe che nella stagione estiva 1998 misero in seria difficoltà le attività turistiche del basso Garda a causa di un’enorme produzione di erbe macrofite acquatiche che letteralmente invasero la maggior parte delle spiagge del basso Garda.La zona maggiormente colpita fu la fascia costiera di Desenzano e Sirmione. Subito le amministrazioni comunali e provinciali, bresciana e veronese, si preoccuparono di analizzare e valutare interventi che, in caso di nuove ondate alghifere, potessero riuscire ad arginare il problema eliminando il pericolo di invasione delle stesse spiagge. L’Azienda Speciale Consorzio Garda Uno venne immediatamente individuata, e la setssa ne accettò subito l’incarico, come soggetto attivo per questi eventuali interventi visto che alla stessa era stata assegnata dalla Provincia di Brescia, la gestione dei due battelli spazzino presenti sul lago di Garda. Subito però venne da tutti constatato che le strutture mobili presenti allora sul Garda erano incapaci ed inefficienti nell’azione preventiva di eventuali ed improvvisi sviluppi della flora sublacuale. L’unico progetto di tutela che forniva delle valide garanzie di eliminazione del problema era quello di una eventuale tosatura o eradicazione delle alghe. I battelli a disposizione però non erano né attrezzati né tantomeno predisposti per queste particolari operazioni.L’unica possibilità era quella dell’acquisto di un nuovo natante progettato specificatamente per queste operazioni.Le due regioni, Veneto e Lombardia, tramite i rispettivi assessori, si dissero disponibili a finanziare, attraverso le amministrazioni provinciali, l’acquisto di questo indispensabile mezzo operativo.La caduta dell’amministrazione provinciale di Verona però mise in attesa questa necessità fino all’insediamento della nuova giunta provinciale. L’amministrazione provinciale di Brescia, anch’essa rinnovata nel giugno scoro, nei giorni scorsi ha deliberato di “assegnare Garda Uno, l’incarico per l’acquisto di un battello eradicatore di piante acquatiche per il lago di Garda ed in particolare nella zona del basso lago tra Desenzano e Sirmione. È stato inoltre assegnato – si legge nella nota ufficiale dell’Assessorato all’Ambiente della Provincia di Brescia – al Consorzio Garda Uno, per l’acquisto di tale natante, un contributo di 156 milioni di cui 27 milioni in carico alla Provincia di Brescia e 129 milioni in carico alla Regione Lombardia”.Al Consorzio Garda Uno è stato anche affidato l’incarico “della fornitura del natante, delle procedure amministrative, gara d’appalto per l’acquisto ed il pagamento. Il tutto dovrà essere completato – precisa la nota provinciale – entro il 31 dicembre 2000.

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