La nuova formula di Profumi di Mosto passa il “test” degli appassionati di enologia e mette in archivio un nuovo risultato positivo: l’itinerario enogastronomico organizzato dal Consorzio Garda Classico, in scena domenica 10 nelle cantine della riviera bresciana del lago di Garda, si conferma come una delle più coinvolgenti e significative manifestazioni dell’autunno gardesano, grazie ad una nona edizione capace di convincere non solo sotto il profilo puramente numerico ma anche sotto quello qualitativo. Sono stati infatti circa 1.500 i visitatori, provenienti da tutta la Lombardia e dalle regioni vicine, che hanno attraversato la Valtènesi con il calice a tracolla per gustare colori, profumi e sapori dell’autunno del Garda Classico, visitando le 21 cantine che, novità di questa edizione, hanno proposto i loro vini abbinati a piatti preparati dagli chef di alcuni fra i più apprezzati a rinomati ristoranti ed agriturismo del territorio. In totale si sono stimate oltre 10 mila degustazioni, grazie anche al grande successo dell’Oasi della Valtènesi, ospitata quest’anno dal Castello di Puegnago, dove appositi pannelli hanno descritto il Progetto Valtènesi e la strategia di comunicazione e riposizionamento strategico dei vini del Garda Classico. I sommellier dell’Ais sono stati impegnati senza tregua fin dalle 14 nelle degustazioni guidate dei 21 “rossi della Valtènesi”, molto apprezzate da un pubblico di degustatori attenti e già appassionati al discorso di rinnovamento intrapreso dai vini del territorio. Vini per lo più a base di Groppello, scoperti o riscoperti in questa manifestazione che ha alzato il tiro della qualità in vista di un futuro enologico che si può sintetizzare in un solo nome:“Il Valtènesi”.Il profilo dei visitatori è senza dubbio cambiato con questa edizione – commenta il presidente del Consorzio Garda Classico Sante Bonomo -. Questo era del resto il risultato che ci eravamo prefissati con questa nuova formula organizzativa maggiormente selettiva, finalizzata a focalizzare l’attenzione sul miglioramento qualitativo dei vini rossi del territorio che si registra anno dopo anno. Un obbiettivo avvalorato tra l’altro dalla presenza di sommelier AIS in ogni cantina, insieme a ragazzi della Scuola Alberghiera di Gardone Riviera e Desenzano”. La giornata si è conclusa con un grande brindisi finale alle fortune della vendemmia 2010 con i Rosè a base di Chiaretto nell’Oasi di Puegnago, dove tra l’altro sono andati felicemente esauriti i Rossi della Valtènesi messi a disposizione per sostenere il progetto A.B.E. per i bimbi emopatici. Un finale positivo per una formula alla quale il Consorzio non esclude fin d’ora qualche ritocco per la prossima edizione, già in programma per domenica 9 ottobre 2011.“Abbiamo colto fra i visitatori una generale indicazione di minore rigidità per le tappe dei tre percorsi che abbiamo adottato quest’anno con l’idea di condurre i visitatori a scoprire nuove cantine e angoli meno noti del territorio – spiega il presidente Bonomo – Già stiamo pensando all’idea di istituire per la prossima edizione dei tagliandi jolly da utilizzare per visitare cantine di percorsi diversi”. Sul blog www.profumidimosto.it è disponibile la galleria fotografica della manifestazione.
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Circa 1500 visitatori, oltre 10 mila degustazioni, e “tutto esaurito” per le bottiglie dei Rossi della Valtènesi in vendita benefica per i bimbi emopatici: questo il bilancio della nona edizione di Profumi di Mosto, l’itinerario enogastronomico nelle cantine del Garda Classico che domenica 10 ottobre ha festeggiato la nuova annata con un grande successo di pubblico.