mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Dal 27 novembre al 14 dicembre la rassegna dedicata al TRENTODOC.
Spazio a degustazioni, laboratori con chef “stellati” e ad una mostra a tema

In arrivo una pioggia di “Bollicine su Trento”

Degustazioni, approfondimenti e laboratori enogastronomici dedicati al TRENTODOC, ma anche un’interessante mostra con protagonisti i prodotti del territorio. Tutto questo, e molto altro, è “Bollicine su Trento”, la grande rassegna dello spumante metodo classico che dal 27 novembre al 14 dicembre animerà le sale dell’Enoteca provinciale, nella splendida cornice del cinquecentesco Palazzo Roccabruna.La rassegna si propone come una celebrazione delle qualità che fanno del pregiato spumante un prestigioso ambasciatore del Trentino in tutto il mondo. Con oltre il 35% della produzione nazionale, il territorio della farfalla è un punto di riferimento importante nel campo della spumantistica classica: Chardonnay e Pinot (bianco o nero), accuratamente vinificati e seguiti da una prolungata maturazione sui lieviti (nel caso delle riserve più blasonate può arrivare anche ai 10 anni), fanno di ciascuna delle oltre 8 milioni di bottiglie prodotte ogni anno un prodotto unico.La ghiotta novità dell’edizione 2008 vedrà alcuni chef insigniti della celebre stella da parte della Guida Michelin, cimentarsi nella preparazione di prelibatezze varie, accompagnate dalla frizzanti bollicine trentine, a testimonianza della grande versatilità di questo prodotto di eccellenza. L’appuntamento, a partire dalle 18, è per le serate del 27, 28, 29 e 30 novembre con “TRENTODOC…alle Stelle”. Ad essere protagonista sarà la cucina di Emanuele Scarello (chef del Ristorante Agli Amici di Udine), Claudio Sadler (Ristorante Sadler di Milano), Paolo Donei (Ristorante Malga Panna di Moena) e Markus Baumgartner (Ristorante Maso Franch di Lavis).Palazzo Roccabruna sarà al centro di un altro grande evento, ovvero l’esposizione “I prodotti della terra. Artisti trentini tra Ottocento e Novecento”. In mostra una sessantina di lavori di alcuni fra i più noti artisti trentini scomparsi, capaci di rappresentare con estro, attraverso le proprie tele, la civiltà contadina locale, con accenti di grande intensità e profondo lirismo. Ecco allora che si potranno ammirare opere di Fortunato Fortunato, Gino Pancheri, Cesarina Seppi, Attilio Lasta e tanti altri.I lavori esposti sono fra loro diversi per tecnica (dalla pittura alla scultura, passando per le incisioni) e dimensioni, creando così un’interessante varietà visiva. Il filo conduttore è costituito dalla presenza di prodotti in grado di comunicare gusto e salubrità, quali mele, uva e vino. L’immagine che ne scaturisce è quella di un intenso riferimento al territorio, che per molti artisti è spesso anche la principale fonte di ispirazione.L’inaugurazione della rassegna è prevista alle ore 12 di giovedì 27 novembre. La manifestazione entra nel vivo già il giorno successivo, venerdì 28 novembre, quando è in programma la tavola rotonda dal titolo “TRENTODOC… per ogni cucina”, in programma presso Sala Calepini. Moderatore dell’incontro, al quale parteciperanno gli chef “stellati” citati sopra, sarà il giornalista del Gambero Rosso Marco Sabellico.

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