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La popolazione è sempre più anziana: la media supera ormai quella nazionale

In continua dinìminuzione la popolazione

La popolazione è sempre più anziana: la media supera ormai quella nazionale. Non solo, si assottiglia inesorabilmente. Mancano gli appartamenti e i giovani emigrano nei paesi vicini. L’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2000, all’ordine del giorno durante il Consiglio comunale di lunedì sera, è stata occasione per parlare dei grandi problemi del paese e, da parte delle minoranze, per muovere pesanti critiche alla programmazione del gruppo di maggioranza «Gargnano per la Lombardia» guidato dall’on. Daniele Roscia. Cominciamo dall’edilizia abitativa. «A Gargnano – ha detto Mariano Fuga, della minoranza di centrosinistra – non esiste un appartamento per i nostri giovani, che per forza di cose se ne vanno nei paesi vicini. Eppure il Piano regolatore è stato concepito per fare di Gargnano un paese in grado di ospitare 7920 abitanti (ora sono poco più di 3000) entro il 2007. Visto che ci stiamo spopolando risulta chiaro che si sta puntando sulle seconde case». In un paese che sta «invecchiando» assumono maggior rilievo anche i temi della sanità e dell’assistenza. Non sono mancate critiche neppure in questo senso, soprattutto per il mancato accordo con le organizzazioni sindacali per le agevolazioni fiscali previste. Anche il tema della promozione turistica ha evidenziato l’opposta filosofia di maggioranza e opposizione. «Sono stati compiuti errori madornali – ha detto Fuga – come l’uscita dalla Comunità del Garda che ha portato all’isolamento del paese e i continui attacchi alla Comunità montana e al Parco dell’Alto Garda, concepito come un ostacolo allo sviluppo anziché come propulsore turistico». Alla minoranza di centro sinistra ha fatto eco quella di centro destra. Secondo il consigliere Gianfranco Scarpetta. «Gargnano subisce la mancanza di un programma politico con un indirizzo preciso». Dal canto suo il sindaco Roscia, dopo aver definito «vago, demagogico e condito di strumentalità elettorale» (Gargnano andrà alle urne nel 2001) l’intervento della minoranza, ha sostenuto di aver rispettato appieno le promesse fatte ai gargnanesi: «Avevamo assicurato che non avremmo aumentato le tasse e così è stato. L’Amministrazione comunale non ha grandi risorse e stiamo realmente tribolando per far quadrare i conti. Quindi, o si tagliavano i servizi o si aumentavano le tasse a carico del cittadino. È stato fatto quanto promesso e abbiamo la coscienza a posto». Va infine segnalato che il Consiglio ha confermato le aliquote Ici dello scorso anno (al 4,8 per mille per l’abitazione principale e al 5,6 per mille per gli altri immobili).

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