Nell’anno del suo 60° anniversario, un grande regalo per la sezione Avis di Lonato del Garda: una nuova sede, inaugurata la scorsa domenica 7 ottobre.
La sezione, fondata nel 1958 e oggi presieduta da Gianbattista Braga, conta circa 230 iscritti con 190 donatori effettivi, quasi tutti lonatesi.
Nella palazzina in via Marziale Cerutti, restaurata grazie all’intervento della Fondazione Madonna Del Corlo con la partecipazione del Comune lonatese, al primo piano le associazioni Avis e Aido hanno ora un nuovo punto di incontro.
Quello che oggi è di proprietà della Fondazione Madonna fu un dono del parroco mons. Lorenzo Pinzoni (1896-1988) per la comunità lonatese: d’accordo con il Comune l’edificio è stato concesso in comodato d’uso all’Avis di Lonato con l’intento di mettere i suoi spazi al servizio delle associazioni. Fino a qualche tempo fa era usato come archivio della Fondazione, funzione per altro mantenuta negli spazi al pianterreno.
L’edificio è stato ristrutturato e a tagliare il nastro, tra le numerose autorità riunite la scorsa domenica, c’erano l’assessore regionale Alessandro Mattinzoli, il sindaco di Lonato Roberto Tardani, il presidente della Fondazione Adriano Robazzi, il presidente della locale sezione Aido Luca Tassani e il presidente provinciale Gabriele Pagliarini.
La speranza del presidente Gianbattista Braga è che la nuova sede diventi «punto di incontro e di ritrovo per tutti gli associati. Anche semplicemente per raccogliere idee e suggerimenti su come procedere nel percorso di volontariato che abbiamo scelto, consapevoli che il sangue si può solo donare, e per questo c’è bisogno di sensibilizzare le persone». Un anniversario, ha concluso il presidente, «è insieme punto di arrivo e anche di partenza verso nuovi obiettivi. Così la nostra nuova casa avrà un futuro se sapremo guardare verso nuovi orizzonti».
Un commosso ricordo anche a Sergio Marai, l’alfiere avisino di Sedena recentemente scomparso, e ai precedenti presidenti Luigi Grazioli e Renzo Capuzzi.
Il sindaco di Lonato del Garda Roberto Tardani ha ringraziato i volontari per il prezioso gesto di donare sé stessi nell’anonimato, con gratuità, senza chiedere nulla: «un esempio prezioso per tutta la comunità».
Questo luogo, ha rimarcato il presidente della Fondazione Madonna del Corlo Adriano Robazzi, «diventerà una sede per tutte le associazioni e la Fondazione si pone nel ruolo di volano per una collaborazione fra tutti, affinché questo sia sempre un luogo centrale e importante per il tessuto sociale lonatese. Grazie all’amministrazione comunale e a quanti si sono spesi per ottenere questo risultato».
Avis e Aido hanno la loro sede al primo piano; il pianterreno è adibito ad archivio della Fondazione Madonna del Corlo, con una stanza destinata al gruppo dei Disciplini (volontari della Fondazione), mentre una saletta rimarrà a disposizione delle associazioni che la potranno chiedere per le loro attività e riunioni.