Il cane oggigiorno è sempre di più integrato con la vita quotidiana del suo proprietario, e lo accompagna anche all’esterno nei vari momenti della giornata, necessitando quindi di nuove regole per migliorare ulteriormente la convivenza tra uomo e animale. Da qui la scelta dell’Amministrazione comunale di Arco di un’Ordinanza che regolamenti in modo adeguato questa coesistenza, e la realizzazione di un’area-cani, inaugurata nella mattina di venerdì 26 giugno (ma già utilizzabile da qualche tempo) realizzata dall’Amministrazione comunale con il contributo del Parco fluviale del Sarca.
L’area-cani altro non è che una zona recintata in cui poter liberare il proprio cane e farlo muovere senza guinzaglio e senza museruola (purché sotto la vigilanza attiva del proprietario/conduttore), con la possibilità in più di un tuffo nel Sarca. Si è venuta quindi a creare una vera e propria spiaggia canina denonimata «Sarca Bau Beach» che si trova lungo l’alveo del fiume Sarca, nei pressi del centro sportivo di via Pomerio, ed è aperto 24 ore su 24.
Per quanto riguarda l‘Ordinanza, la novità più rilevante è l’obbligo, in capo a chi s’accompagna ad un cane, di avere con sé un “kit di pulizia“, ovvero il necessario per raccogliere e smaltire gli escrementi dell’animale (guanti e sacchetti), senza il quale potrà incorrere nella sanzione amministrativa da 15 a 90 euro. In una situazione in cui gli escrementi dei cani stanno diventando un problema di un certo rilievo, la disposizione vuole incentivare la prassi della loro rimozione, nonostante sia chiara l’estrema difficoltà di cogliere “sul fatto” chi non lo fa.
Il sindaco Alessandro Betta, che ha presieduto all’inaugurazione della spiaggia, a riguardo della Nuova Ordinanza spiega che era divenuta necessaria in modo tale da risolvere comportamenti incivili che erano causa di problemi sanitari e di sporcizia, oltre ad essere focolai di tensione trai possessori dei cani e le altre persone. Questo è comunque solo il primo passo verso ad una regolamentazione unificata in tutta la comunità Alto Garda e Ledro per la quale il comune sta lavorando alacremente.
L’’assessora alle politiche ambientali Silvia Girelli ha aggiunto che questa altri non è che un aggiornamento di un’ordinanza del 2000 ma che ha richiesto un anno di lavoro.
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