L’Ospedale di Gavardo sta continuando a far notizia. Infatti, dopo l’accreditamento dei giorni scorsi da parte della Regione Lombardia dell’Unità Operativa (U.O.) di Cardiologia, s’inaugurano oggi, alla presenza dell’Assessore alla Sanità On. Alessandro Cè e del Vice Presidente della Provincia di Brescia Massimo Gelmini, il nuovo Reparto di Dialisi e l’impianto di climatizzazione del nosocomio gavardese. A fare gli onori di casa, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Mauro Borelli e quello Sanitario Lucio Dalfini. Direttore, oggi è una giornata importante non solo per l’Ospedale di Gavardo, ma anche per le popolazioni della Valle Sabbia e dell’Alto Garda. E’ così?“Assolutamente sì. La realizzazione di un nuovo reparto di Dialisi (550 mq completamente ristrutturati per 16 posti letto ubicati al quarto piano), è un’ottima notizia per quei cittadini che soffrono di questa patologia. Inoltre, la riapertura di questo nuovo servizio, davvero un piccolo gioiello che è stato potenziato per rispondere alle esigenze dell’utenza, è l’ennesima dimostrazione che l’Ospedale di Gavardo è una struttura sanitaria di prim’ordine e, come per qualsiasi ospedale per acuti, questo non può non disporre di un Servizio di Dialisi qualificato”.Ecco, perché ha definito questo reparto un piccolo gioiello?“Semplicemente perché lo è. Prima i letti del reparto erano 8, ora li abbiamo in sostanza raddoppiati. Inoltre, abbiamo migliorato le condizioni di vivibilità del reparto che è climatizzato ed abbiamo installato anche le televisioni per migliorare le ore di permanenza in reparto dei pazienti. Poi esiste un altro aspetto fondamentale di quest’opera”.Sarebbe?“La ristrutturazione ed il potenziamento della Dialisi, è stata quasi interamente gestita dall’Ufficio Tecnico e dagli operatori del Presidio di Gavardo. Questo fatto non solo ha fatto risparmiare centinaia di migliaia d’euro all’Azienda, ma abbiamo potuto curare fin nei più piccoli dettagli l’allestimento del reparto stesso. Per farle un esempio, i mobili su misura presenti, sono stati realizzati dalla falegnameria dell’Ospedale. Infine, desidero esprimere a tutte le persone che hanno lavorato per questo piccolo miracolo, i miei personali ringraziamenti”.Lei ha parlato di un consistente risparmio. L’avete quantificato e quanto sono costati questi lavori?“Quest’opera, che è stata realizzata con fondi propri, è costata circa 600.000 euro. L’Ufficio Tecnico mi ha assicurato che, se ci fossimo rivolti ad un’azienda esterna, i costi si sarebbero quanto meno raddoppiati. Un risparmio, che non solo è importante per il bilancio aziendale, ma dimostra ancora una volta che l’AOD cerca sempre di utilizzare al meglio i propri soldi che sono pubblici”.Un’ultima domanda. Con il potenziamento della Dialisi a Gavardo, cosa accadrà a quella presente all’Ospedale di Salò?“La ringrazio per la domanda, perché mi consente di spiegare perché il reparto di Salò sarà messo, diciamo così, in stand by, ma comunque pronto a rientrare in funzione se ce ne fosse il bisogno. Questa scelta non è stata presa dall’Azienda per motivazioni economiche ma, invece, per la sicurezza dei pazienti. Infatti, quando ci siamo resi conto che era necessario il potenziamento della dialisi a Gavardo, abbiamo chiesto ai nostri nefrologi di dirci cosa pensavano della dialisi di Salò. Loro ci hanno detto chiaramente che era più sicuro assistere un paziente all’Ospedale di Gavardo, perché quello di Salò non dispone di quelle attrezzature in grado di prestare assistenza ad un dializzato, che ricordo, è un paziente polipatologico e quindi bisognoso di ricevere cure che oggi, all’Ospedale di Salò, non sono disponibili”.Dottor Dalfini, il Direttore Generale ha definito l’Ospedale di Gavardo una struttura di prim’ordine. E’ d’accordo, o ha esagerato?“Assolutamente no – risponde Dalfini -, non ha per nulla esagerato. All’Ospedale di Gavardo si sta realizzando una serie d’opere, come il condizionamento dell’Ospedale che oggi inauguriamo, che stanno trasformando sensibilmente il nosocomio. Un Ospedale interamente ristrutturato, tranne per il secondo piano che tra breve, però, sarà interessato dai lavori (il cantiere dovrebbe aprirsi nel settembre prossimo) per ospitare l’U.O. delle Cure Palliative con 10 posti letto (il progetto è pronto ed il costo supera il milione d’euro finanziato dalla regione) che dovrebbe essere già attiva nella primavera del 2006. Inoltre, proprio in questi giorni, l’ASL ha dato il proprio ok all’accreditamento dell’U.O. di Cardiologia”.Ci sono altre opere previste?“Certo. Ci sono i lavori per la realizzazione della Terapia Intensiva, che è stata ricavata grazie all’ampliamento del Pronto Soccorso. Per quest’opera, il nostro Ufficio Tecnico ha già redatto sia il progetto preliminare sia quello definitivo e, proprio in questi giorni stiamo redigendo il bando di gara. Ora, un tecnico esterno sta ultimando quello esecutivo per un opera di 516.000 euro. Poi, ci sono tutte le opere riguardanti nuovi Poliambulatori”.A che punto sono?“Queste opere riguardano non solo i Poliambulatori, ma diverse zone dell’Ospedale. Fino ad oggi è stato realizzato: oltre alla climatizzazione, è stato installato l’ascensore, sono stati sostituzioni i serramenti esterni e le tapparelle, è stata realizzata la rampa d’accesso per l’abbattimento delle barriere architettoniche per il centro prelievi. Queste opere sono costate 141.000 euro. Dopo queste realizzazioni, potrà iniziare la ripavimentazione interna di tutti gli ambulatori e la sistemazione dell’area esterna e la realizzazione del nuovo ingresso per un importo di 227.000 euro. Tutte queste opere (e ce ne sarebbero delle altre da segnalare) per un investimento di oltre 2,6 milioni d’euro”. “L’ok dell’ASL dei giorni scorsi, – aggiunge Borelli – è il passo decisivo per l’accreditamento regionale dell’U.O. di Cardiologia che, insieme alla realizzazione dell’U.O. di terapia Intensiva, ci permetterà di trasformare l’Ospedale di Gavardo in un DEA (Dipartimento Emergenza e Accettazione), fondamentale per una struttura che ha un bacino d’utenza di oltre 110.000 abitanti. Infatti, non è certo un caso che il Pronto Soccorso di Gavardo, con i suoi 41.000 accessi è, dopo quello degli Spedali Civili di Brescia e della Poliambulanza, il più utilizzato dal 118 e dai bresciani. Tutte queste notizie a mio avviso – ha concluso -, sono il conseguimento d’altri importanti tasselli per il futuro dell’Ospedale di Gavardo e provano, che la nostra proposta di ampliare l’Ospedale gavardese attualmente al vaglio della regione Lombardia, sia la scelta giusta (condivisa, tra l’altro, dalla stragrande parte di comuni della zona) da perseguire per garantire un’assistenza adeguata l’Alto Garda e la Valle Sabbia”.
!
BORELLI: “FINALMENTE TUTTI I CITTADINI DELLA VALLE SABBIA E DELL’ALTO GARDA AVRANNO UN’ASSISTENZA D’ECCELLENZA”