Ora manca solo il tratto tra la Rovizza di Sirmione e Peschiera per completare, anche se non del tutto, la variante alla statale 11, che da Brescia dovrà in un futuro collegare con Verona. L’altro giorno infatti è stato inaugurato a Castelnuovo Veronese il primo tratto di variante che unisce il casello A4 di Peschiera alla rotonda di Cavalcaselle, da cui si diramano le direttrici per Verona, Affi e Gardaland. Per arrivare a questo tanto sospirato «taglio del nastro» ci sono voluti 15 anni d’attesa, 16 milioni e 500 mila euro (l’opera, se fosse scattata qualche anno dopo la delibera di approvazione, sarebbe costata meno della metà) senza però riuscire a battere il record negativo per la più lunga attesa, che appartiene alla variante bresciana, deliberata nel 1989, ma di fatto ancora monca del tratto tra Sirmione e il casello di Peschiera. Una manciata di chilometri per cui da tempo si continuano a registrare dichiarazioni politiche di «imminente inizio dei lavori» senza, però, che si veda il fatidico primo colpo di ruspa. Tornando all’arteria inaugurata a Castelnuovo, giova ricordare che gli automobilisti provenienti dal Bresciano lungo la statale, giunti all’altezza del casello di Peschiera, potranno imboccare direttamente la tangenziale, se diretti ad Affi, Gardaland o Verona, scavalcando così l’abitato di Castelnuovo. Per gli abitanti del paese veronese e per Cavalcaselle è un grande giorno, perché finalmente è terminato un «supplizio» legato al traffico eccessivo durato quasi due decenni, traffico che produceva inquinamento acustico ed atmosferico, incidenti stradali e code interminabili per gli automobilisti, i quali, per ironia della sorte, si sdoppiavano nel ruolo di primi inquinatori e di vittime ultime. Chi attende ora che questo supplizio volga al termine sono gli abitanti di Sirmione, in particolare di Colombare e Lugana, perché fintanto che non inizieranno i lavori del tratto stradale alla Rovizza, le migliaia di veicoli pesanti e privati che transitano tra San Martino della Battaglia e Sirmione continueranno a vomitare gas di scarico e a creare condizioni di pericolosità lungo tutto il percorso. Si vocifera intanto che entro i primi mesi del 2007 i lavori potrebbero finalmente cominciare. Speriamo sia la volta buona e non un ennesimo falso annuncio o come si suol dire una «promessa da marinaio» fatta dal politico di turno.Un’altra opera assai attesa è il casello dell’A4 di Castelnuovo che, attraverso una bretella che collegherà la rotonda di Cavalcaselle, potrà convogliare i milioni di visitatori diretti ai grandi parchi di divertimento della sponda gardesana e, in caso di incidenti o rallentamenti sull’autostrada, consentire l’uscita di veicoli in direzione di Brescia o di Verona attraverso la nuova tangenziale.
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Ma ci sono voluti ben quindici anni. Ora manca solo la «bretella» dalla Rovizza di Sirmione