Da sabato 2 ottobre 2010, il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, la cittadella voluta da Gabriele d’Annunzio a memoria della propria vita d’eccezione e della guerra vittoriosa con i cimeli delle sue imprese più audaci, si è arricchita di un nuovo spazio espositivo: il Museo D’Annunzio segreto. Il Museo, collocato sotto l’Anfiteatro, si avvale di un allestimento progettato da Angelo Bucarelli e accoglierà 150 oggetti, preziosi e di uso comune, che hanno accompagnato la vita del Vate e delle sue donne, rimasti fino a ora inaccessibili agli occhi del pubblico. Come afferma Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale, “Gabriele d’Annunzio ha donato il Vittoriale agli Italiani perché voleva che venissero ricordate non soltanto la sua opera letteraria e le sue imprese di guerra, ma anche la sua vita quotidiana, nella sua casa. È mia convinzione che il Poeta amerebbe che tutti i suoi oggetti potessero essere ammirati dai visitatori, alla stregua degli edifici, delle stanze e dei giardini del Vittoriale”. Il Museo, realizzato grazie al contributo della Fondazione CAB, consentirà un incontro ravvicinato con d’Annunzio. Verrà messo in luce il modo in cui il Vate vedeva se stesso, il rapporto che aveva con il proprio corpo e con ciò che aveva il “privilegio” di toccarlo. Si tratterà quindi di un incontro diretto, “intimo” con il poeta, che prescinderà dalla scenografia dannunziana e dall’atmosfera in cui il Vate era solito accogliere il suo ospite.Per questo allestimento, l’architetto Bucarelli ha scelto uno stile minimalista, per consentire alla ricchezza teatrale di d’Annunzio di dominare lo spazio e di non contrastare il gusto della casa e il vasto corredo delle memorabilia esposte. Come ideale introduzione, il visitatore troverà all’entrata sei monitor che trasmetteranno a ciclo continuo filmati di repertorio su Gabriele D’Annunzio, provenienti dall’Istituto Luce e dalle Teche Rai.Il percorso espositivo prenderà avvio dagli oggetti che riguardano il mondo femminile, come le vestaglie, gli abiti, gli accappatoi, le scarpe, indossati dalle donne che hanno frequentato la casa.Tra le particolarità di questa sezione segnaliamo che tutti gli abiti femminili esposti non appartenevano alle donne ma erano di proprietà di d’Annunzio. Infatti, le signore che frequentavano il Vittoriale erano obbligate a spogliarsi dei loro capi per vestirsi con gli abiti che il Vate, da sublime esteta qual era, aveva scelto e disegnato per loro.Questi introdurranno una lunga sfilata di scarpe e stivali dannunziani che si concluderà con una sequenza di manichini di d’Annunzio vestiti con abiti e cappotti. Lo spazio, rivestito da gigantografie, offrirà anche una serie di vetrine dove saranno conservati gli oggetti più rari, più preziosi e più curiosi appartenuti a d’Annunzio. Tra questi i collari dei suoi cani, gli animali più amati. All’ingresso del nuovo Museo troveranno collocazione due grandi sculture in bronzo di Ugo Riva, concesse in comodato al Vittoriale, mentre una terza statua dell’artista bergamasco è stata data, sempre in comodato, dal Vittoriale al Comune di Gardone Riviera e posta sulla torretta di guardia al Monumento ai caduti di fronte all’ingresso del Vittoriale stesso.Queste opere arricchiscono ancor di più la collezione della mostra permanente “Omaggio a d’Annunzio”, inaugurata quest’anno, che raccoglie importanti creazioni di maestri contemporanei, quali De Chirico e Marinetti, già di proprietà della Fondazione, e altre appositamente donate da artisti, come il Cavallo di Mimmo Paladino, L’Erma Bifronte d’Annunzio-Marinetti di Luigi Ontani, la statua in bronzo della Marchesa Casati Stampa di Paolo Schmidlin.“Le opere di arte contemporanea – ricorda ancora il Presidente del Vittoriale – oltre a sottolineare il legame culturale tuttora esistente fra d’Annunzio e gli artisti nostri contemporanei, testimoniano che il Vittoriale degli Italiani non è un mausoleo, ma – come voleva Gabriele d’Annunzio, una ‘Casa di pietre vive’”.
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Alla cerimonia numerose le autorità presenti accolte dal presidente della Fondazione Giordano Bruno Guerri