Erano i favolosi anni ‘60, indimenticabili. Qui venivano personaggi e artisti da ogni dove. Sull’onda della Callas, una miriade di cantanti lirici: Tancredi Pasero ed Ettore Bastianini, che possedevano sulla penisola una loro dimora, poi Giulietta Simionato, Giuseppe Di Stefano e Mario Del Monaco che, per cure e riposo, frequentavano il Grand Hotel Terme. Lina Aimaro Bertasi, celebre soprano degli anni ’30-’50/ che, proprio in quegli anni, natia di Torino, ma proveniente da Milano, costruì il Teatro Kursaal. E Magda Olivero che frequentava il Villa Cortine Palace Hotel. Nel lussuoso e storico sito spesso si videro anche Sophia Loren e Giulio Andreotti. Erano di casa registi del calibro di Luchino Visconti, con una sorella dimorante a Garda, e Franco Zeffirelli. Famose le lettere inviate dal primo a Maria Callas.
Al Caffé Grande Italia, locale storico, situato nella centralissima piazza Carducci, si potevano incontrare il soprano Maria Zamboni dalla natia Ponti sul Mincio o Marta Marzotto, già celebre per essere stata la mecenate della corrente artistica romana cui appartenevano Mario Schifano,Tano Festa e Franco Angeli. Ma ancora Rocky Agusta, erede di una famosa fabbrica di elicotteri esportati in tutto il mondo. In quegli anni venne girato un film a Sirmione con Amedeo Nazzari e Yvonne Swanson, attori celebri del periodo dei telefoni bianchi. Muoveva i primi passi l’amico gardesano doc, di Peschiera, Fabio Testi, cui dedicheremo un capitolo a parte. E poi dalla vicina Cremona, Mina con Corrado Pani, il musicista Gorny Kramer. Da Milano arrivava lo scrittore Salvator Gotta (“Il piccolo alpino”), il compositore Giovanni D’Anzi, autore, tra l’altro della celebre “Oh mia bela Madunina”. E, ancora, ricordiamo l’attore recentemente scomparso Piero Mazzarella. Da non dimenticare la presenza costante del Conte Giovanni Nuvoletti, figlio di una distinta signora che possedeva la villa poi acquistata dai coniugi Meneghini-Callas, e cognato di Gianni Agnelli per aver sposato la sorella Clara.
Spesso a Sirmione, da Roma, giungeva la “pittrice dei gatti” Novella Parigini, amica intima di Sandra Milo e Federico Fellini, quasi a suggellare il gemellaggio Roma-Sirmione. Dalla vicina Garda si incontravano, nel borgo antico, gli attori Barbara Hutton, Laurence Olivier, Vivien Leigh. Qui passeggiava e dipingeva i suoi acquerelli lo statista Winston Churchill.
Spettacolare il passaggio di Soraya Esfandiary Bakhtiari, moglie già ripudiata dello Scià di Persia Reza Pahlavi, considerata allora la donna più bella del mondo. Figlia del mitico maestro Amedeo Pasquali, la sirmionese doc Antonietta Bertoldi, ci è stata per alcune notizie fondamentale in questa elaborata ricerca. Alei un particolare ringraziamento.
Dopo questa lunga carrellata di personalità che sono passate e hanno amato Sirmione, mi sembra che stupisca il mondo di allora di una Sirmione agli inizi e di un turismo che da elitario diverrà di massa. Credo, senza timore di smentita, “si licet parvere…”, che nulla abbia da invidiare la penisola catulliana alla mitica Roma. (Nelle immagini sopra: a sinistra Soraya Esfandiary Bakhtiari e a destra Yvonne Swanson.)