Tutti insieme appassionatamente, a sostegno del tunnel lungo. Come era nelle previsioni i consigli comunali di Arco, Riva e Nago Torbole, riuniti in contemporanea lunedì sera, si sono ufficialmente espressi, taluni con un voto plebiscitario altri quasi all’unanimità, a favore dell’ipotesi di collegamento viario, tra il Basso Sarca e Rovereto, che prende il nome di “soluzione di base”; quella, per capirsi, tanto invisa alla giunta provinciale. Pollice verso, quindi, dalle tre municipalità nei confronti della galleria cosiddetta “corta”, sponsorizzata da Dellai e soci. E ancora una volta, in questa sorta di ribellione, i più intransigenti sono stati gli arcensi.Infatti, se a Riva e a Nago Torbole è stato necessario apportare alcune modifiche all’impianto originale del documento confezionato nelle scorse settimane dal duo Matteotti-Dellanna, ad Arco il deliberato è passato praticamente integro, senza sostanziali cambiamenti se non una piccola “postilla”, proposta dal consigliere Bombardelli, in cui si è sottolineata la necessità, per il consiglio comunale, di visionare il progetto definitivo prima della gara d’appalto. Una posizione addirittura perentoria, quella assunta dall’amministrazione arcense nei confronti della Provincia. E questo perchè, come è stato ripetuto più volte durante la seduta consiliare, chi si dovrà accollare i maggiori disagi derivanti da quest’opera sarà proprio il comune di Arco. «Fino ad ora lo si è sempre chiamato, a sproposito, collegamento Riva-Rovereto – ha commentato Roberto Bresciani – in realtà è Arco che verrà collegata alla Vallagarina, con tutti gli annessi e connessi». «E’ sul nostro territorio che si realizzerà l’intervento – gli ha fatto eco Roberto De Laurentis – non su quello di Riva. Per quanto riguarda il progetto è ovvio che il tunnel lungo sia la soluzione migliore, anzi io opterei addirittura per un tunnel extralungo considerato lo sfacelo che subirà la zona di Loppio. In questo mi sento solidale con Fabrizio Miori: forse dovremmo capire cosa vogliamo essere e diventare». L’assessore all’ambiente è stato l’unico a votare contro l’emendamento proposto dal sindaco Veronesi, per tutte quelle motivazioni già espresse alcuni giorni fa. Le stesse che a Riva hanno portato i verdi ad opporsi al documento proposto dal vicesindaco Matteotti. «E’ chiaro che il collegamento più rapido tra due punti è una linea retta – ha spiegato Miori – ma il dibattito a cui abbiamo assistito, smaccatamente a favore del tunnel lungo, ha un po’ fuorviato il problema. Andrebbe fatta una valutazione complessiva e non su cosa sia meglio tra una galleria corta ed una lunga. E nessuna delle due ipotesi può essere condivisa, in quanto entrambe non tengono in considerazione nè di ciò che c’è prima dell’entrata nel tunnel e neppure di ciò che c’è dopo l’uscita. Si poteva pensare ad altre soluzioni e percorrere altre strade ma il consiglio è sovrano…». Parole che hanno suscitato la rabbia del consigliere della Margherita Sergio Bassetti. «Un discorso politico d’inaudita gravità – ha sbottato – di cui non se ne è parlato, per quanto ne so, in maggioranza. Altre volte per cose simili sono stati fatti dei processi, stavolta penso serva un’opportuna verifica». La discussione si è protratta fino alle una e mezza di notte. L’ultimo a parlare è stato il sindaco Veronesi. Il quale ha sottolineato come in questi due anni, da quando la questione ha fatto capolino in consiglio comunale, Arco si sia mostrata coerente fino in fondo. «Sono altri – ha sottolineato – che nel frattempo hanno “abbracciato” la nostra idea. Ciò significa che qualcosa di buono siamo riusciti a farlo».
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Unanime il voto dei tre consigli, ma la richiesta più perentoria parte da Arco
Insieme per un unico obiettivo: il tunnel lungo
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