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“Rivolgersi al nostro servizio è come chiamare un amico”: così Enzo Dolci, presidente del Comitato Sicurezza della Valtenesi ha concluso il suo saluto di benvenuto al folto pubblico presente

Inuagurato il Servizio Valtenesi Sicura

“Rivolgersi al nostro servizio è come chiamare un amico”: così Enzo Dolci, presidente del Comitato Sicurezza della Valtenesi ha concluso il suo saluto di benvenuto al folto pubblico presente ieri mattina a Manerba in occasione dell’inaugurazione del “Progetto Valtenesi Sicura”. Poche parole sono bastate a dare le dimensioni di questa iniziativa, unica come più volte ricordato, nel suo genere non solo nella nostra provincia ma forse in Lombardia. “Un progetto realizzato per garantire maggiore sicurezza sia ai cittadini residenti che a tutti coloro – ha affermato Dolci – che scelgono di trascorrere le loro Vacanze in una delle sei rinomate località della nostra Valtenesi”. Un tema, quello della sicurezza e della criminalità, spesso dibattuto negli ultimi tempi tanto da “diventare modale per l’intero Paese, non solo per Brescia – ha affermato l’Assessore Provinciale al territorio e Parchi Maristella Gelmini, madrina della cerimonia inaugurale alla quale erano presenti i rappresentanti delle varie armi oltre ai agli agenti dei vari comandanti della Polizia Urbana dei comuni della Valtenesi aderente all’iniziativa. Assente per improvvisi impegni istituzionali il vicepresidente del parlamento europeo Guido Podestà che ha comunque riconfermato la sua totale disponibilità e appoggio al Progetto stesso – . Dal convegno sulla sicurezza organizzato pochi giorni orsono dall’Associazione Industriali Bresciani è emerso – ha ricordato l’Assessore Gelmini – con chiarezza come la sicurezza sia per tutti una condizione irrinunciabile per il progresso e la crescita sociale ed econ9mica della nostra provincia. In tal senso va affermandosi, con sempre maggior convinzione, la necessità che il mantenimento del “bene sicurezza” registri l’impegno e la collaborazione di tutti coloro che vivono il territorio: enti locali, comuni, province, regione, associazioni di categoria e i cittadini. Anche la Provincia in ordine al problema criminalità sta combattendo la sua battaglia. Il presidente Alberto Cavalli infatti ha voluto con piena convinzione e determinazione, istituire il Corpo della Polizia Provinciale e da pochi giorni ha preso servizio il Comandante della stessa . Tale decisone – ha proseguito la Gelmini – è scaturita dalla considerazione che se si vuol debellare la criminalità è necessario potenziare gli organici. Certamente le Forze dell’Ordine svolgono con grande impegno la loro funzione e per questo dobbiamo essere loro grati, ma non possiamo trascurare il fatto che spesso le forze disponibili sono insufficienti rispetto al fabbisogno e che peraltro molteplici sono le funzioni che sono chiamate a svolgere. Per questo – a ricordato l’assessore provinciale – il Presidente Cavalli ha voluto costituire un Corpo di Polizia Provinciale per rimarcare ancora una volta come la lotta alla criminalità debba essere un impegno condiviso e partecipato in modo particolare da parte delle istituzioni che insieme devono elaborare proposte e strategie per far fronte a questo triste fenomeno. Procedere in ordine sparso o poco coeso sarebbe preludio di fallimento. Ebbene questa necessità è ben chiara ai sindaci della Valtenesi che, devo dire, con lungimiranza e determinazione hanno saputo fare un gioco di squadra elaborando un progetto che certamente costituisce un progetto pilota per i tanti comuni della Provincia di Brescia sopratutto per quelli di piccole dimensioni che dispongono di risorse esigue per far fronte alla criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini”. Naturalmente presenti tutti i sindaci dei comuni aderenti, Malerba, Moniga, Polpenazze, Puegnago, Soiano e San Felice del Benaco oltre ad alcuni cittadini che gia dal suo nascere hanno aderito al progetto collegandosi alla centrale operativa di Manerba. Parole di soddisfazione le loro soprattutto quando affermano la tempestività degli interventi anche, e fortunatamente, avvenuti in conseguenza di falsi allarmi “sembrava che fossero fuori dai cancelli di casa in attesa dell’allarme”, ci ha detto sorridendo una signora. Un avvio quindi positivo che gia preannuncia la possibilità di istituire una seconda pattuglia da inserire nella perlustrazione continua del territorio, 24 ore su 24, con lo scopo ovvio di tranquillizzare e rassicurare cittadini, ospiti e residenti sulla bontà e tranquillità regnante in uno dei paradisi gardesani qual’è appunto la Valtenesi.

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