Una «inaugurazione» per il Trimelone finalmente libero dalle bombe: entro pochi mesi l’isola potrebbe essere restituita all’utilizzo da parte di tutti i cittadini di Brenzone. È questa la singolare iniziativa proposta dall’assessore ai lavori pubblici Davide Benedetti, al sindaco Giacomo Simonelli per «festeggiare il fatto che, almeno la superficie del Trimelone, sia stata finalmente messa in sicurezza», come fanno sapere dal municipio citando la certificazione rilasciata dai militari dopo aver proceduto alla bonifica dagli ordigni. Domenica mattina alle 10 tutta la cittadinanza è invitata dall’amministrazione a ritrovarsi al Circolo velico Acquafresca, a metà strada tra località Porto e Assenza, di fronte all’isolotto. Alle 10.30 ci sarà l’imbarco alla volta del Trimelone dove, alle 11.30, don Gianni Costanti, il parroco di Castello, celebrerà una messa e impartirà la benedizione dell’isola. Per mezzogiorno è inoltre previsto un altro spettacolo che arricchirà la mattinata: il lancio dei paracadutisti del gruppo di Lazise che faranno le loro evoluzioni in cielo e atterreranno sulle acque e sul suolo della seconda lingua di terra più lunga del Garda. Il tutto allietato dalle note della banda di Castelletto.Dal 2005 al 18 maggio scorso, con la sola interruzione per alcuni mesi in concomitanza della stagione turistica, la Marina Militare di Ancona, i militari dell’ottavo Genio Guastatori della Folgore di stanza a Legnago, il primo Fod di Padova, i militari di Vittorio Veneto e, nei primi 10 mesi, anche gli uomini della ditta BoSca di Venezia, avevano cercato, mappato recuperato e fatto brillare svariati quintali di esplosivo di ogni genere, residuati bellici di entrambe le guerre e bombe di tutti i tipi. Sull’ex polveriera al largo di Assenza, in una sera di ottobre del 1954, uno spaventoso incendio durato tre giorni aveva sparso sull’isola e nelle acque circostanti mine anticarro, bombe a mano, ordigni incendiari, e ogni altro tipo di materiale esplosivo.«Il suolo dell’isola», ha spiegato Davide Benedetti che, con la supervisione della Prefettura, ha tenuto i rapporti con le varie forze dell’Ordine, con i militari e tutte le autorità, compresi i Carabinieri nautici di Torri e di Malcesine, «risulta ora libero da pericoli. Questa inaugurazione è quindi un simbolo e un punto d’orgoglio per la nostra amministrazione. Un sogno che si realizza e che avevamo fortemente voluto appena ci siamo insediati. Dopo 53 anni siamo riusciti a restituire una parte di terra ai cittadini e, se nei mesi prossimi saremo bravi e fortunati, riusciremo a liberare anche i fondali lacustri con adeguati margini di sicurezza».Come rilevato anche durante la vista al Trimelone il 20 maggio scorso da parte del responsabile nazionale della Protezione Civile Guido Bertolaso «è necessario mettere in sicurezza la zona fino almeno a trenta o trentacinque metri». Per questo permangono in vigore i divieti di navigazione attorno all’isola, di attracco, di balneazione e di immersione attorno al Trimelone, anche se la superficie è stata ripulita.Ad oggi i carabinieri nautici di Torri, oltre ai colleghi di Malcesine, proseguono la vigilanza sia in acqua che da terra. «Stiamo ultimando i conteggi dei soldi spesi finora», ha chiuso il giovane assessore di Brenzone, «e poi definiremo quanto ancora manca, a livello economico, per poter terminare la bonifica subacquea. Facciamo conto e affidamento sulla promessa di Guido Bertolaso che, il 20 maggio scorso, dopo avere verificato come è stato speso finora il milione e duecento mila euro utilizzato per togliere le bombe, ci ha già promesso che non si tirerà indietro dal finanziare il completamento dei lavori. In pochi mesi potremmo davvero togliere tutti i divieti ed utilizzare l’isola in vari modi».
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Il Comune ha organizzato l’«inaugurazione» per domenica: traghetto alle 10 al circolo Acquafresca.
Dopo 53 anni di divieto per bombe ma la balneazione è ancora proibita
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