La Provincia chiede che nella regolazione dei livelli del Lago di Garda si tenga maggior conto delle esigenze degli agricoltori per l’irrigazione e sia garantito, per la sopravvivenza delle zone naturali delle valli del Mincio, un minimo deflusso vitale. Dopo una meticolosa analisi dei dati dell’ultimo decennio, l’ente di palazzo Di Bagno ipotizza di portare il volume massimo dagli 818 milioni di metri cubi del 1992 (l’anno in cui è stata derivata la maggiore portata) a 896 milioni.Per la nuova regolamentazione, che verrà sottoposta in settembre all’esame della competente commissione, sono anche avanzate proposte tendenti alla eliminazione degli sprechi e quindi all’ottimizzazione della risorsa acqua.I risultati dell’elaborazione sulle derivazioni dal Mincio nel periodo irriguo 20 aprile-20 settembre sono stati illustrati ieri in Provincia dall’assessore all’Ambiente Maurizio Sali, il quale ha tenuto a sottolineare la concordanza raggiunta con consorzi di bonifica, amministrazioni comunali, enti ed associazioni. «Possiamo ben dire – ha aggiunto – che per la prima volta viene presentata una proposta che è di tutti i mantovani. Negli anni precedenti gli usi plurimi delle acque hannon ingenerato polemiche per la difficoltà di conciliare esigenze tanto diverse, di carattere turistico, di tutela ambientale, di navigazione e di produzione agricola. Questa guerra non serve a nessuno. Il territorio dell’Alto Mantovano e del capoluogo vanno considerati alla stessa stregua di quello Gardesano. Non a caso la zona è definita ‘Basso Garda’. La nostra proposta merita la massima attenzione perchè basata su dati scientifici e tecnici».L’assessore Sali e la funzionaria del settore acque Cristina Bellini si sono poi addentrati sull’indagine effettuata nel corso di diversi mesi e sulla nuova proposta di articolazione delle derivazioni. Questo quanto si è convenuto per il periodo irriguo (che deve andare dal 1 aprile al 30 settembre): accogliere la proposta di fissare come livello minimo del Garda la quota pari a 30 centimetri sullo zero idrometrico di Peschiera, mentre si chiede un livello massimo non inferiore a 140; applicare le portate massime e medie contenute nelle ipotesi di nuova articolazione delle derivazioni dal Mincio.Tra le varie richieste per superare l’attuale fase transitoria, figura pure quella di individuare un unico soggetto responsabile della regolazione, che potrebbe essere rappresentato dall’Aipo, la nuova agenzia interregionale per il Po.
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Le proposte della Provincia dopo l'analisi dei dati decennali