Formazione di raro ascolto ma di grande impatto emotivo, il duo di violoncelli vive il suo momento di splendore nell’Ottocento. Il violoncello, ormai emancipatosi dal ruolo di accompagnamento cui era stato per molto tempo destinato, lascia scoprire la sua meravigliosa voce di strumento solista, capace di slanci potenti e drammatici così come di confessioni intime e raccolte e i compositori romantici gli affidano alcune tra le loro più appassionate e coinvolgenti composizioni. Nel duo di violoncelli le potenzialità espressive e tecniche vengono ulteriormente esaltate dal dialogo a due voci che, considerata la duttilità dello strumento, possono somigliarsi così come confrontarsi su piani espressivi opposti, in un continuo scambio di ruoli che coinvolge profondamente lo spettatore. Dalla Sonata per fagotto e violoncello K 292 di Mozart, trascritta da Paul Bazelaire, all’inarrestabile brio del Duo in Do Maggiore di Offenbach, fino alla brillantezza quasi rossiniana dei Duetti op. 22 di Kummer, Yuriko Mikami e Sophie Norbye, attive presso le più importanti orchestre giapponesi ed europee, offrono una esibizione di rara bellezza.