Liceo Maffei e Istituto tecnico Floriani hanno celebrato il Giorno del Ricordo, a vent’anni dalla sua istituzione, con un incontro che ha visto la partecipazione di tre testimoni degli eventi drammatici delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. L’incontro si è svolto il 16 febbraio presso la sala pubblica della Comunità di valle, coinvolgendo gli studenti del biennio dei due istituti.
Egea Haffner, nota come la “bambina con la valigia”, ha raccontato la sua infanzia dopo l’estate del 1943 e la tragica morte di suo padre, prelevato dalla sua abitazione e gettato nelle foibe. Ha condiviso anche la storia dietro la celebre foto in bianco e nero che la ritrae con l’ombrellino e la valigia, diventata l’icona dell’esodo giuliano-dalmata. Ha inoltre parlato della medaglia conferitale dal presidente Ciampi, che porta il nome di suo padre, e del viaggio che ha compiuto lo scorso estate in Sardegna.
Rino Girardelli ha raccontato la storia di suo padre, un trentino residente in Istria che fu vittima della polizia titina nel 1943. Ha ricordato anche un episodio avvenuto durante la sua cresima, quando assistette all’irruzione dei titini in chiesa, che causò la morte del giovane sacerdote e del vescovo.
Roberto De Bernardis, presidente dell’associazione Venezia Giulia e Dalmazia del Trentino, ha parlato della sua esperienza di esule, partendo da Pola e arrivando in Puglia, dove ha vissuto per dieci anni in un campo profughi. Ha condiviso la notizia che nel 2025 le città di Gorizia in Italia e Nova Gorica in Slovenia saranno capitali europee della cultura, sottolineando l’importanza della collaborazione e del rispetto reciproco.
L’incontro ha offerto agli studenti l’opportunità di comprendere meglio questi eventi storici attraverso i vivi racconti di chi li ha vissuti, promuovendo la consapevolezza e la memoria di una pagina importante della storia italiana.
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