Il convegno “Per via. Il potere delle immagini tra arte, storia e società” organizzato dall’Ateneo di Salò, che si terrà il venerdì 11 ottobre 2024 presso la Sala dei Provveditori del Municipio di Salò, vedrà la partecipazione di numerosi esperti del panorama culturale e storico-artistico. Il tema centrale sarà il ruolo delle immagini come mezzo di comunicazione e simbolismo attraverso i secoli, con particolare attenzione all’interazione tra arte, storia e contesto sociale.
Le montagne e il sacro: un’eredità tra protostoria e romanità
Il primo intervento, a cura di Marco Baioni, direttore del Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo, esplorerà i luoghi di culto in Valle Sabbia tra l’età protostorica e quella romana. Baioni presenterà i risultati di uno studio che ha rivelato un inedito paesaggio cultuale, composto da piccoli e medi santuari situati ai margini della valle. L’analisi si concentrerà anche sulla continuità del sacro in alcuni di questi luoghi, evidenziando una persistenza della sacralità attraverso i secoli.
Sant’Antonio di Padova: l’ex voto scolpito a Gargnano
Gigliola Gorio dell’Università di Trento illustrerà un raro esempio di ex voto lapideo risalente al 1301. L’opera, realizzata da Delaido da Lodi per la chiesa di San Francesco a Gargnano, rappresenta una delle prime iconografie scultoree di Sant’Antonio di Padova. Gorio analizzerà la scelta di fissare il santo nella pietra come atto di gratitudine per una guarigione miracolosa, evidenziando la forza comunicativa dell’arte sacra nel contesto francescano.
Devozioni taumaturgiche nell’età moderna
L’intervento di Andrea Crescini, dell’Ateneo di Salò, si concentrerà sulla devozione taumaturgica verso i santi Antonio abate e Rocco durante l’età moderna. Crescini traccerà l’evoluzione di queste figure di culto, sottolineando come la tradizione popolare abbia modellato il loro ruolo protettivo, specialmente durante periodi di crisi, come le epidemie del XVI e XVII secolo.
Il leone di San Marco: simbolo e brand della Serenissima
Alessandro Marzo Magno, dell’Ateneo Veneto, offrirà una riflessione sul leone di San Marco, divenuto il simbolo per eccellenza della Repubblica di Venezia a partire dal 1261. Attraverso un’analisi del significato politico e culturale del leone marciano, Magno mostrerà come questo simbolo sia sopravvissuto alla caduta della Serenissima, divenendo una sorta di “brand” della città.
La strategia comunicativa del cardinale Querini
L’intervento di Ennio Ferraglio, della Biblioteca Queriniana di Brescia, si concentrerà su Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia nel XVIII secolo. Ferraglio evidenzierà l’uso pionieristico delle immagini da parte di Querini per comunicare contenuti culturali e pastorali, delineando un profilo di uno dei maggiori protagonisti dell’Illuminismo italiano.
Monumentomania tra sacro e profano
Michela Valotti analizzerà il dibattito sulla statuaria monumentale tra Ottocento e Novecento, con un focus sull’opera di Angelo Zanelli e Libero Andreotti. L’intervento tratterà il tema della “monumentomania”, esplosa in concomitanza con la Grande Guerra, esaminando il complesso rapporto tra arte e retorica patriottica.
Arte urbana: tra vandalismo e rigenerazione
Infine, Giovanni Gandolfi e Mattia Talarico, entrambi della LABA di Brescia, offriranno uno sguardo sulla creatività urbana contemporanea. La loro presentazione esplorerà la distinzione tra Graffiti Writing, Street Art e Muralismo Contemporaneo, e come queste forme d’arte interagiscano con lo spazio urbano, creando un dibattito sulle contraddizioni tra arte e vandalismo.
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