Nella sala «Don Betta» in piazza Cavour dal 7 al 10 dicembre torna la bancarella di Natale dei volontari dell’Azienda pubblica di servizi alla persona Casa Mia, che vendono le loro creazioni, originali e curatissime, dedicando il ricavato in parte alle zone colpite dal terremoto (precisamente la Pro loco di Castelluccio di Norcia per la costruzione di un centro servizi), in parte al progetto «Io ci sono». La bancarella è aperta dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.
Gli oggetti in vendita sono ricami, lavori a maglia, presepi, creazioni con le pigne e il legno, alzate, centri tavola, collane, addobbi per l’albero di Natale, cioccolatini, lavori con il feltro, strofinacci, borse cucite a mano e tanto altro, tutto realizzato appositamente dai volontari del Casa Mia. Il progetto è possibile grazie alla dedizione di tante persone di età molto diversa, da giovanissimi ad anziani, che credono al valore sociale del proprio impegno e ad esso dedicano parte del proprio tempo.
Il progetto «Io ci sono» dà la possibilità a giovani e adulti di collaborare con il Casa Mia nei vari servizi e nell’organizzazione degli eventi. Quattro le iniziative: volontariato (per giovani dai 12 anni d’età e adulti), Servizio civile universale provinciale (per giovani da 18 a 29 anni d’età), tirocini (per studenti delle scuole superiori e delle università italiane ed europee) e Sevizio volontario europeo (per accogliere giovani provenienti dall’estero nei contesti educativi del Casa Mia).
La bancarella dei volontari del Casa Mia inizialmente veniva proposta alla fiera di Sant’Andrea, al sagrato della chiesa dell’Inviolata. Negli anni gli oggetti confezionati e messi in vendita sono diventati sempre più particolari, pregiati e numerosi. Per questo si è pensato di fare il grande passo e valorizzare ulteriormente l’iniziativa, proponendola nel periodo natalizio. L’idea si è concretizzata grazie alla collaborazione della parrocchia di Santa Maria Assunta che ha messo a disposizione gli spazi della sala «Don Betta». L’iniziativa si aggiunge ad altre – come la partecipazione alla Notte di Fiaba e alla Casa di Babbo Natale – con cui il Casa Mia si propone quale parte attiva della comunità, tra la gente e con la gente.