venerdì, Novembre 8, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiLa Baviera vuole essere gemellata
La richiesta è giunta dalla cittadina tedesca di Bad-Aibling, vicina a Rosenheim. Nei prossimi mesi sarà presa una decisione con i partner germanici

La Baviera vuole essere gemellata

E’ da molti anni che Cavaion intrattiene rapporti e scambi con Cavillon in Provenza, mentre da alcuni anni ha costituito una apposita associazione «Cavaion nel mondo» allo scopo divalutare possibilità di nuovi scambi e gemellaggi, oltre ad impegnarsi in alcuni interventi di solidarietà internazionale: è infatti in corso un progetto di aiuti economici per la costruzione du scuola elementare a Kavajon di Haiti. All’inizio di quest’anno è giunta una richiesta di gemellaggio da parte di Bad-Aibling, una cittadina bavarese, centro termale ma ad economia soprattutto agricola e commerciale, posta in vicinanza di Rosenheim. A seguito di questa richiesta, la scorsa primavera una delegazione di amministratori tedeschi sono venuti in visita a cavaion, mentre una delegzione cavaionese è stata ospitata a Bad-Aibling. A fine maggio una quindicina di tedeschi condotti dai coniugi Alois e Irmgard Poschl, referenti per lo scambio, sono stati una settimana a Cavaion per un corso di lingua italiana e per fotografare gli angoli più suggestivi del paese. Uno scambio fortemente voluto dai partner tedeschi ma che avrà sicuri riscontri anche da parte cavaionese nei prossimi mesi. Cavaion, dunque, si apre al’Europa e dopo Cavillon in Provenza cerca ora un approccio sicuro con i cugini te4deschi di Baviera ( m.d .) Dolcè. Si è aperta con un convegno sul tema «L’Adige tra natura e cultura» alla corte Castellarin Galbusera a Ceraino la settimana ecologica, che si concluderà domenica e che presenta diverse iniziative di arte, cultura e spettacolo, sulla sponda sinistra dell’Adige. Erano presenti come relatori il geografo Eugenio Turri e l’architetto Anna Braioni, che hanno parlato rispettivamente del «Fiume nella geografia e nel mito» e del «Paesaggio fluviale e il suo uso collettivo». La manifestazione ideata e realizzata da Actor, Teatro Origine, con il contributo della Regione Veneto, della Provincia di Verona, del Comune di Dolcè, della Comunità Montana e dell’ente Parco della Lessinia nell’anno internazionale della montagna, con la collaborazione dell’associazione culturale Nour di Ponton e il Centro turistico giovanile, ha l’intento di stimolare la creazione del Parco sull’Adige a Ceraino dopo la Chiusa, nel punto suggestivo in cui il grande fiume forma un’ansa. Il fiume quindi va salvaguardato con iniziative che sensibilizzino la gente, non solo gli abitanti, ma anche i turisti, così è stato sottolineato da Gianfranco Gaiardoni, assessore del Comune di Dolcè, dal consigliere provinciale Sergio Ruzzenente e dal biologo Ivano Confortini, funzionario dell’Amministrazione provinciale inviato dall’assessore all’ecologia Camillo Pilati, studioso della qualità delle acque. L’architetto Braioni ha detto che il fiume è stato per molto tempo negato da una cultura positivista, che ha voluto far correre velocemente il fiume con una serie di dighe, quasi che così i problemi venissero risolti; specialmente nei due secoli passati per rendere sicuro il territorio ed utilizzarlo per le coltivazioni. «Il fiume è un organismo che ha cicli vitali che devono essere rispettati», sostiene la Braioni. «La rocca di Ceraino è da sempre protetta con vincolo; già dal ’70 il vincolo fu ribadito da una ricerca, che lo indicava come uno dei siti di interesse comunitario. La cultura della tutela è condizione necessaria, ci vuole la cultura del fare ecocompatibile e in questo si inquadra l’impegno e la necessità di creare il parco per la fruizione della collettività, con piste ciclabili in destra Adige e la salvaguardia dei borghi storici, trovando la compatibilità tra l’azione dell’uomo e i segni forti del paesaggio». Per Eugenio Turri quello della Chiusa di Ceraino è il grande canyon d’Italia. «L’Adige fu la più importante via trasversale di comunicazione e scambio usata dall’uomo di tutti i tempi dalla preistoria ai giorni nostri con le varie attivazioni industriali ed agricole» Oltre alla mostra fotografica «Dalla sorgente alla foce», martedì scorso è stato inaugurato il percorso artistico «Tracce verso il fiume» a cura di Moreno Danzi; fino a domenica con inizio alle ore 19.30 sulla spiaggia di Ceraino il Teatro Origine di Nicola Dentamaro proporrà l’evento teatrale «Natura Naturans», su una traccia mitologica. Domenica sarà aperta la mostra mercato del prodotto biologico naturale nella spiaggia.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video