Contro le schiume sono entrati in funzione gli spruzzi. Dalla spalletta del passaggio (transennato per i lavori in corso) sopra gli scarichi della centrale del Ponale, una dozzina di ugelli sparano in continuazione acqua sopra il solito strato di alghe frullate che esce dall’impianto dell’Enel e viene arrestato, provvisoriamente, dalla barriera di galleggianti bianchi. Il tentativo è stato avviato in via sperimentale dai tecnici della centrale, partendo dalla considerazione che quando piove la quantità di schiuma è decisamente meno impattante che nelle giornate di bel tempo.Già la scorsa estate, nel pieno dell’emergenza rappresentata dal pienone di turisti sgradevolmente colpiti dal fenomeno, erano intervenuti i Vigili del fuoco con gli idranti, a fare lo stesso servizio. E la cosa aveva funzionato, almeno in parte: bagnandola, pare che la schiuma si appesantisca e scivoli verso il fondale, dove viene poi sciolta dai consueti meccanismi biologici del lago. Quando, dopo la parentesi invernale, le schiume sono tornate ad insozzare il golfo, quel genere di doccia è stato però giudicato eccessivamente oneroso. L’Enel così, nel quadro di un protocollo d’intese sottoscritto con provincia e comune, ha installato a proprie spese l’apparato che provvede ad annaffiare generosamente e di continuo lo specchio d’acqua. Per un bilancio occorrerà attendere qualche giorno: non può bastare, per bocciarlo, la constatazione che ancora ieri davanti al monumento ai Marinai una lunga striscia biancastra correva parallela al lungolago fin dentro il porticciolo del Brolio. Nell’eventualità che il sistema alla fine venga approvato, ne è prevista d’adozione in via definitiva nel progetto di sistemazione di quella porzione di lungolago: l’architetto Lucio Donatini, che aveva già preventivato di allargare in passaggio oltre i 4 metri attuali mediante una struttura sospesa a sbalzo, prevederà sulla faccia inferiore del nuovo pontile una serie di ugelli fissi che, alimentati a pressione dall’interno della centrale, provvederanno ad annaffiare tutta la massa d’acqua che dalla turbina si riversa attraverso le quattro bocche di scarico nel lago. Le spese per l’installazione sono a carico dell’Enel: l’amministrazione comunale ritiene indiscutibile il fatto che dopo il rinnovo degli impianti il fenomeno delle schiume, già presente negli anni precedenti, stia assumendo una virulenza e che spetti quindi ad Enel di provvedere.
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Una dozzina di ugelli sparano acqua davanti agli scarichi