sabato, Aprile 19, 2025
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Tradizionale incontro a Prada

La fiera del bestiame dà l’addio all’alpeggio

La fiera del bestiame di San Michel tradizionale appuntamento di fine alpeggio sul Monte Baldo veronese, si tiene oggi, sabato, nel pianoro di Prada bassa, tra la Palazzina e la chiesetta di San Bartolomeo, a 950 metri di quota. La fine della stagione dell’alpeggio, quest’anno in alcuni casi anticipata a causa della siccità estiva, è rappresentata nel Baldo veronese dalla fiera e dalla rassegna bovina di Prada, mentre per i trentini da quella di Brentonico, nelle quali i pastori e le «paghe» (mucche) scendono dai baiti e dalle malghe della dorsale baldense verso le stalle invernali. È la festa del «descargar montagna», cioé dello scaricare i pascoli delle malghe dopo quattro mesi di alpeggio estivo: un’occasione di compra-vendite e per stipulare contratti affidandosi al «mediator» che fino a qualche anno fa incrociava le mani di venditori ed acquirenti, facendole battere palmo contro palmo, secondo un rituale di contratto che si perde nella notte dei tempi. Alla Fiera di San Michele ancora oggi si sentono parlare dialetti montani e della bassa veronese, bresciana e mantovana, si ammirano «paghe» delle razze frisona e bruno alpina accuratamente preparate per la mostra-concorso: manzette tra gli 8 ed i 14 mesi, manze dai 14 ai 22 mesi, giovenche da 22 a 36 mesi, primipare, vacche adulte e vacche «in asciutta» che mostrano mammelle rigonfie e bei garresi. Qui si incontrano venditori di attrezzature per l’allevamento e la pastorizia, numerosi montanari, ma anche tanti curiosi e turisti italiani e stranieri. Si ripetono ancora, scene e brani di vita passata che a Prada non sembra morire, anche se oggi ci sono i trattori a trasportare le mucche e la vita del pastore in malga è ormai prerogativa di un sempre più esiguo numero di persone, che si contano sulle dita di due mani, che scelgono di vivere esclusivamente in malga per tutto l’alpeggio. Il programma della festa prevede dalle 8 alle 9 l’ammissione del bestiame alla fiera; ad iniziare dalle ore 9.30 l’esame dei migliori soggetti esposti da parte di una apposita commissione e alle ore 11 la messa nella chiesetta di S. Bartolomeo, cappella del XVI sec. in stile romanico campestre con unica navata, conservante un bel altare ligneo lavorato ed intarsiato, che sostiene una pala raffigurante la Madonna con Bambino tra San Lorenzo a sinistra, e San Bartolomeo a destra. Alle ore 12 vi sarà la premiazione dei migliori bovini ed un rinfresco offerto dalle Amministrazioni comunali di San Zeno di Montagna e di Brenzone che organizzano la fiera, con il patrocinio della Comunità montana del Baldo e di altri enti montani. Nei ristoranti della zona si potranno degustare i piatti tradizionali di «tripe e pito coi capussi» (trippe e tacchino con i cavoli), mentre la festa continuerà alla sera con il ballo popolare. La manifestazione iniziata ieri sera alle ore 21 a Ca’ Montagna, con la presentazione del volume sul formaggio veronese curato da Angelo Peretti, «Far San Michel», e terminerà con una coda domani, domenica, con il ballo serale alla Palazzina.

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