La delibera fa riferimento alla legge provinciale numero 28 del 1988 in materia di incentivazione degli interventi di promozione dello sviluppo sostenibile. Si tratta di 65.787 euro, corrispondenti all’85 per cento della spesa riconosciuta ammissibile (ovvero 79.750 euro, l’intera somma richiesta) che rientra negli interventi di «immediato finanziamento». Il progetto s’inserisce nell’ambito delle numerose iniziative che il Comune di Arco ha elaborato a partire dal 2000 sul tema dell’acqua, delle quali la Provincia ha sottolineato il valore: dagli interventi di riqualificazione del fiume Sarca (2000-2004) alla mostra sul parco fluviale (2000), dallo sviluppo del percorso espositivo chiamato «Sorella acqua» (2001) all’adesione al «Patto dell’acqua» e alla mostra-convegno sul risparmio idrico (2003) quindi la creazione di un opuscolo contenente consigli pratici per il risparmio idrico (2004) e la mozione, approvata dal consiglio comunale, per il «riconoscimento dell’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità e l’accesso all’acqua potabile come diritto umano degno di protezione giuridica» (2005). Non ultime, le iniziative sempre del consiglio comunale riguardanti l’istituzione del parco fluviale del Sarca e del parco naturale Cadria-Tenno (2006), e d’ideazione del progetto «S.A.R.C.A.», «Spazio acqua per riscoprire la cultura dell’acqua», finanziato col fondo per lo sviluppo sostenibile del 2006 e concluso in questi mesi. «L’istituzione di un parco fluviale è una scommessa non facile – dice il sindaco Renato Veronesi – sia per la complessità del percorso da intraprendere, sia perché si tratta di un luogo in cui la comunità locale e le istituzioni sperimentano nuove modalità di relazione. Il primo compito del parco, dunque, è la ricerca di un modello di gestione del territorio che tenga conto delle potenzialità delle risorse ambientali e delle esigenze delle comunità locali». «Lo strumento del parco non è da intendere quale privazione – dice l’assessore all’ambiente Roberta Angelici – ma anzi come valore aggiunto e come opportunità di recupero di un’identità del territorio. Il parco, ormai lo sappiamo, non stravolge la vita di una comunità ma entra in punta di piedi, educa secondo tempi graduali e rispettosi. Un atto di responsabilità verso il futuro e verso il territorio che veicola i valori ambientali, paesaggistici e culturali per trasmetterli alle future generazioni». «Il parco inteso dal Comune di Arco non è un ente territoriale come altri – si legge nel testo della delibera provinciale – ma un insieme di politiche incentrate sulla conservazione dell’ambiente strettamente correlate e con evidenti riflessi sulla pianificazione del territorio e sulla promozione delle attività economiche. Risulta quindi una visione innovativa ed un’applicazione sperimentale di questa nuova entità territoriale. La natura dell’iniziativa conserva buone caratteristiche di pubblica fruibilità, mentre, per quanto riguarda la replicabilità, risulta estendibile alle realtà comunali del territorio che si dovranno confrontare con la futura nascita del parco fluviale».15/11/2008
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La Giunta provinciale ha deciso di finanziare il progetto per il parco fluviale del Sarca che il Comune di Arco porta avanti quale ente capofila assieme alle amministrazioni comunali di Dro, Nago Torbole e Riva del Garda