Ad una settimana esatta dal referendum su Lonato del Garda il dibattito fra favorevoli e contrari sta scivolando sempre più sulla querelle tutta interna al centrosinistra. Michela Magagnotti per ora non intende dare le dimissioni da capogruppo di «Vivi Lonato», così come richiesto dagli altri consiglieri della lista: Giancarlo Papa, Morando Perini e Alberto Breda. «Prendo atto della loro volontà espressa con la lettera protocollata al sindaco, ma intanto – dice la Magagnotti – non ho nessuna intenzione di dare le mie dimissioni. A cambiare opinione su Lonato del Garda, prima sì e adesso no, non sono stata certamente io. Se vogliono -rilancia provocatoriamente- i consiglieri Papa, Perini e Breda costituiscano loro un nuovo gruppo consiliare…».Michela Magagnotti intende dunque rimanere nella lista di centrosinistra con la quale è stata eletta nel 2005. Esclude anche le proprie dimissioni da consigliere comunale. «Resto a rappresentare politicamente, con coerenza e determinazione, la Margherita all’interno della formazione di “Vivi Lonato”. So di avere l’appoggio sia provinciale sia regionale del mio partito».Rispetto alle accuse di essere troppo allineata con il centrodestra «mi sembrano alquanto azzardate, visto che in questo anno e mezzo di carica da capogruppo, non ho mai avuto nessuna lamentela in sede di lista, è vero che le opinioni a volte erano diverse e contrastanti ma sempre discusse con coerenza». Va ricordato che Michela Magagnotti ha ricevuto l’incarico di capogruppo nella primavera del 2006, dopo le dimissioni da consigliere comunale del candidato sindaco di «Vivi Lonato», Roberto Baruffolo.«Se viene criticato il mio comportamento per i miei rapporti con la Maggioranza chiude la Magagnotti – faccio presente che da diversi anni sono impegnato in servizi di volontariato, dove il colore politico non è importante. Prima di tutto viene la buona riuscita del servizio».
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Lonato, centrosinistra in pezzi sul referendum