La Mille Miglia del futuro affonda le radici nel passato per celebrarlo e ricordarlo: la corsa del 2009, firmata per la seconda volta dall’Ati ligure-romana che ha raccolto l’eredità della Marva, sarà caratterizzata da un percorso profondamente modificato rispetto alla scorsa edizione. La novità, presentata ieri a Palazzo Loggia, sarà già percepibile nel primo giorno di gara. «Per ricordare i 150 anni della battaglia di Solferino e San Martino – ha annunciato Paolo Binelli, curatore del percorso – abbiamo introdotto una deviazione: le auto passeranno da Desenzano e poi punteranno all’interno prima di tornare verso Verona».Non sarà l’unica novità: a Verona, contrariamente alla tradizione, saranno disputate un paio di prove speciali che consentiranno di avere, già la prima sera, una classifica significativa. Al venerdì invece le auto storiche cambieranno strada tra l’Umbria e il Lazio: salvo l’attraversamento di Spoleto, il museo viaggiante scalerà il Terminillo e, proprio in vetta, affronterà due prove speciali. «Abbiamo concordato questo passaggio salvo neve – ha sottolineato Binelli – : la scalata sarà molto spettacolare, poi le macchine scenderanno verso Rieti prima di tornare a Roma».L’ULTIMO GIORNO sarà il più lungo e faticoso. «Abbiamo aumentato le prove speciali – ha rivelato Binelli – : così facendo la gara sarà più selettiva e spettacolare. Ma abbiamo rinunciato a Mantova per privilegiare Cremona». Come tradizione, la prima tappa arriverà a Ferrara. Tramontate le ipotesi Padova e Bologna, gli estensi potranno ancora godere di un appuntamenti fra i più attesi.In attesa che il 14 maggio la corsa parta da viale Venezia, l’Ati ligure-romana continuerà a promuovere il marchio Mille Miglia in tutto il mondo. «Dopo l’esperienza, positiva, dello scorso anno, vogliamo riproporre il road show – ha sottolineato il presidente del comitato organizzatore, Alessandro Casali – : dovremo far quadrare i bilanci e per questo serve un aiuto delle istituzioni. L’idea è di andare in Oriente, a Città del Messico, ma anche a Mosca, a Londra e a Ginevra. Non si tratta, però, di promuovere solamente il marchio nel mondo: in cantiere abbiamo una notte bianca a Brescia e una partnership con il museo della Mille Miglia».L’IDEA è condivisa dal sindaco Adriano Paroli: «Brescia ha bisogno di promuoversi e la Mille Miglia è un veicolo eccezionale – ha detto il primo cittadino – : la nuova organizzazione ha grandi aspirazioni e, dopo il successo del 2008, sono convinto che la prossima sarà ancora più entusiasmante». Anche il presidente della Provincia Alberto Cavalli ha avuto parole d’elogio per la corsa targata Ati: «C’erano perplessità come succede per ogni cambiamento – ha ricordato – : però l’entusiasmo di chi ha corso ha spazzato via ogni dubbio. Questa corsa per Brescia deve essere motivo di marketing per promuovere territorio e aziende». Nel frattempo, fissato l’appuntamento al Grande per il concerto del 14 dicembre (non ci sarà Uto Ughi, ma un cantautore italiano), Pippo Baudo non figura come direttore artistico della corsa. «Ma stiamo trattando e collaborerà con noi», ha assicurato Casali.
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I nuovi organizzatori, alla seconda esperienza, accentuano le novità tecniche e di marketing. Nel programma spunta anche una «notte bianca»
La Mille Miglia fra passato e futuro
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