Si arricchisce di un ulteriore spazio il Museo civico archeologico “G.Rambotti” di Desenzano del Garda che già custodisce l’aratro più antico del mondo, risalente al 2000 a.C. La nuova “sala della palafitta”, inaugurata lo scorso 21 marzo per le Giornate di primavera del Fai, è un allestimento molto suggestivo, studiato per offrire al visitatore la possibilità di immergersi in un’ambientazione preistorica, con “arredi”, vasellame, suoni e stimoli sensoriali tipici della quotidianità dei nostri antenati. Un giaciglio in paglia, il focolare e di sottofondo il belato di un immaginario gregge di pecore.
L’intervento museale è stato curato da “Casa Serena” di Desenzano e dalla cooperativa “La Melagrana” di Salò; i lavori sono stati realizzati con la consulenza scientifica e sotto la supervisione della dottoressa Claudia Mangani, conservatrice del Museo Rambotti, voluti dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Desenzano.
«Siamo molto orgogliosi di come sta crescendo questo museo – ha detto il sindaco Rosa Leso – che è un bell’esempio di come è importante valorizzare le risorse del nostro territorio. Questa sala ci aiuta a ripensare alla laboriosità dei nostri antenati e ci stimola, amministratori e cittadini, a impegnarci sempre per rendere più interessante e viva la nostra città e amarla pensando al suo futuro». E ha concluso l’assessore alla Cultura Antonella Soccini: «Abbiamo invitato per primi i bambini delle scuole a visitare la sala della palafitta, perché questo museo è rivolto prima di tutto a loro (qui si tengono infatti vari laboratori didattici), ma è uno spazio in continua crescita, che piace molto anche ai grandi».