Ancora pochi giorni e il parco della Rocca sarà consegnato alla fortezza, a Riva e ai turisti. Dopo una lunga, lunghissima opera di maquillage, i lavori eseguiti dalla Provincia sono ormai alla stretta finale e già nella prossima settimana, la stupenda area verde disegnata nel 1964 dal maestro Pietro Porcinai, massimo paesaggista italiano, potrà essere riaperta al pubblico. Riapertura slitatta di parecchi rispetto alle previsioni iniziali a causa delle abbondanti piogge della scorsa primavera, che hanno di fatto fermato l’attività degli operai per lunghi periodi. Quello che si sta per concludere va considerato come un intervento di “restauro” piuttosto che di “ristrutturazione”, anche grazie alla battaglia condotta da Paolo Matteotti (e sostenuta dall’assessore Luigi Marino) affinché l’opera del Porcinai non andasse distrutta per lasciare il posto al progetto del pur bravo architetto roveretano Sandro Aita, cui la Provincia aveva affidato il compito di ridisegnare l’opera. E così, alla fine, Matteotti era riuscito ad incontrare Milena Matteini che, per lunghi anni “braccio destro” di Porcinai e che aveva riconosciuto la mano del maestro nel disegno del Parco della Rocca, e l’architetto Giorgio Rigo, presidente di Italia Nostra. Con loro, anche grazie all’impegno di Adalberto Mosaner e alla grande disponibilità dell’architetto Aita, si era deciso di “attualizzare” l’idea originale di Porcinai (il grande prato verde è stato conservato senza nuovi percorsi, ci sono nuove panchine e il percorso esistente con piastre di pietra è stato affiancato da un altro per l’accesso alle carrozzine) anziche realizzarne una nuova.
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Dopo i ritardi dovuti alle piogge, i lavori sono ormai in fase di ultimazione