giovedì, Dicembre 26, 2024
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Una ricerca non solo storico-geografica, ma anche sulla regolamentazione dell’agriturismo. Lo sviluppo dell’azienda agricola oggetto di studio al Bazoli di Desenzano

La «Spia d’Italia» ha fatto scuola

La «Spia d’Italia» a Lonato, nata nel 1700 come giardino di caccia, divenuta durante le battaglie di San Martino e Solferino, il quartier generale dell’esercito piemontese, è dai primi anni ’60 affermata azienda agrituristica. La sua storia, un modello di agriturismo, che è stato studiato per un intero anno scolastico dalla classe 5ªA dell’Istituto tecnico Luigi Bazoli indirizzo Igea di Desenzano. Il lavoro è stato coordinato dalla professoressa Guia Bolognani. Una ricerca non solo storico-geografico ma che ha anche analizzato l’intera normativa nazionale e regionale dell’agriturismo, la contabilità della spia d’Italia per concludere con un intervista al titolare Andrea Guetta. I primi lavori che vennero avviati nell’azienda riguardavano la ristrutturazione della vecchia casa colonica, di una villa risalente al 1800, denominata «Spia d’Italia» (il suo nome deriva dal fatto che, dall’alto della sua posizione si potevano osservare i movimenti in pianura) e la realizzazione di un profondo pozzo per l’irrigazione dei campi. Mai, fino ad allora, i campi del «Tiracollo» erano stati irrigati dall’uomo. Seguirono la costruzione delle moderne stalle e dei fienili. La vecchia stalla risorgimentale venne sistemata e trasformata in cantina per la produzione di vino, già allora di ottima qualità. Nel 1973 il neo laureato Andrea Guetta, succedeva al padre Luigi. Il settore vinicolo venne potenziato mentre l’azienda nel 1996, dopo le vicende delle quote latte, decise di abbandonare il settore lattiero. Da allora le stalle vennero trasformate in scuderie e maneggio, così venne avviata anche una attenta politica di turismo equestre. Le attuali sale da pranzo sono state invece ricavate grazie ad un accurata ristrutturazione dei locali. Oggi l’azienda agricola Spia d’Italia (15 dipendenti) offre svariate possibilità quali: vini Doc, degustazione di prodotti locali e passeggiate a cavallo fra i boschi e le colline del basso garda. Per gli studenti, un successo da studiare.

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