La statale 11 non è una strada interessata da flussi turistici: la sorprendente constatazione arriva dal ministero delle Infrastrutture che in questo modo motiva il suo parere contrario ad eventuali provvedimenti di divieto di transito al traffico pesante sulla stessa statale, mentre riconferma quello sulla Gardesana perché questa è, invece, sempre secondo il ministero, una strada coinvolta dai flussi turistici. Il parere è arrivato su richiesta del prefetto Francesco Giovannucci che aveva dovuto riaprire l’istruttoria sul divieto di transito ai Tir sulla Gardesana: il Comune, infatti, era ricorso al Tar del Veneto esprimendosi contro tale provvedimento e chiedendo che venisse data la stessa attenzione al problema della viabilità pesante sulla statale 11 e, in particolare, al tratto che attraversa il centro abitato di Cavalcaselle. A seguito della sentenza del tribunale amministrativo, il prefetto Giovannucci ha chiesto nuovamente il parere agli enti interessati prima di arrivare alla nuova ordinanza che, di fatto, non può che lasciare invariate le cose; Giovannucci ha però anche voluto promuovere un incontro tra i rappresentanti dei Comuni e degli organismi coinvolti nel problema, incontro che si è tenuto l’altra mattina. In quella sede il prefetto ha dato lettura dei pareri giunti incluso quello, vincolante, del ministero delle Infrastrutture e di cui il sindaco Ferdinando Emanuelli ha chiesto di avere una copia. «A questo punto siamo decisi a ricorrere al Consiglio di Stato e non escludo l’adozione di altri interventi direttamente sul traffico», commenta Emanuelli, «perché trovo quanto meno assurda la motivazione giunta dal ministero delle Infrastrutture: a Roma pensano, forse, che i tre milioni di visitatori di Gardaland arrivino tutti in elicottero?». «Ringrazio il prefetto per l’incontro di cui si è fatto promotore e al quale hanno presenziato, tra gli altri, i rappresentanti di tutti i Comuni eccetto quello di Garda, e mi stupisce visto che ne è sindaco l’attuale assessore provinciale al turismo, Davide Bendinelli. Comprendo benissimo che anche una nuova istruttoria non potesse dare altro che questo esito anche perché, e vorrei sottolinearlo, non ci aspettavamo certo, né tantomeno abbiamo sperato, che i Tir fossero riammessi sulla Gardesana. È che non vedo perché dobbiamo subirli soltanto noi». «Una soluzione a questo problema non può certo venire dal solo prefetto», sottolinea Emanuelli, «ma deve coinvolgere molti enti e istituzioni; per questo sono a dir poco molto sorpreso dalla risposta del ministero: significa che a Roma non hanno la più pallida idea di ciò che dovrebbero gestire. Ovvio che una tale considerazione non ci può bastare, così come non ci si può chiedere ancora di pazientare in nome di interventi o strutture in fase di preparazione o progettazione. Il problema è grave, si appesantisce sempre di più perché il traffico che attraversa Cavalcaselle è pericolosissimo e non ci pare giusto dover essere gli unici a dover aspettare ancora». «Appena pronta la documentazione, quindi, ricorreremo al Consiglio di Stato ma, nel frattempo», conclude Emanuelli, «cercheremo di adottare soluzioni e provvedimenti, sempre nell’ambito della più assoluta legalità, atti a tutelare anche i nostri concittadini».
!
Il parere su richiesta del prefetto Giovannucci che aveva riaperto l’istruttoria dopo il ricorso al Tar da parte del Comune. Il ministro: «Non è trafficata come la Gardesana». Ma il sindaco non ci sta