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Idee per una gita da S. Martino della Battaglia a Volta Mantovana

La storia, la natura e il paesaggio in un percorso sui Colli morenici

Un percorso ideale, fra i tanti possibili, per visitare le colline moreniche del Garda, parte dallla Torre di S. Martino della Battaglia e scende verso il mantovano attraverso una bellissima strada tra declivi, campi e boschi. Un percorso he vale la pena di compiere I paesi compresi nelle province di Brescia, Mantova e Verona, interrompono con i loro piccoli centri abitati un ambiente naturale dominato dai dolci declivi delle colline moreniche dove campi coltivati, filari di viti, rigogliosi frutteti, si alternano, originando un paesaggio incantevole. Per la maggior pate, questi borghi, in epoca medievale, sono sorti ai piedi di castelli fortificati appartenuti a potenti signori come, ad esempio, gli Scaligeri di Verona o i Gonzaga di Mantova che hanno lasciato tracce rilevanti del prestigio e della ricchezza della loro dominazione. Lungo il percorso, dopo S. Martino della Battaglia, si incontra Pozzolengo con i resti del castello medievale e dei suoi torrioni cilindrici e la parrocchiale del XVI secolo. Segue, poi, Ponti sul Mincio, in origine castello fortificato voluto dagli Scaligeri a protezione della sponda destra del Mincio. Un discorso particolare merita invece a Castellaro Lagusello, il nucleo turistico più incantevole delle colline moreniche. Senza dubbio, questo borgo fortificato è quello meglio conservato di tutti gli altri e presenta intatte, le originali strutture architettoniche volute dai Gonzaga. Proseguendo lungo il percorso si incontra Monzambano, anch’esso dotato di castello e fortilizio, e nel suo centro storico si notano edifici quattro-cinquecenteschi. Si raggiunge poi, Volta Mantovana che costituisce il centro abitato più meridionale dell’intero percorso. Con il paese successivo, Cavriana, Volta Mantovana, nei secoli passati, costituiva una speciale residenza di campagna o meglio le due località hanno ospitato una piccola corte di «villeggiatura» gonzaghesca. Proseguendo, spunta, fra la folta vegetazione, la torre di Solferino, meglio nota come la Spia d’Italia per la particolare posizione e la grande visibilità che si gode dall’alto. Come a S. Martino, anche a Solferino, il 24 giugno del 1859, si svolse la battaglia decisiva della seconda guerra d’indipendenza. Chiude questo interessante percorso ideale delle colline moreniche, Castiglione delle Stiviere. È senza dubbio il centro più popoloso dell’intero percorso e la sua fama è legata all’aver dato i natali a S. Luigi Gonzaga cui è dedicato lo splendido Duomo che sorge nel mezzo della cittadina e relativo Museo Aloisiano.

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