Il libro curato dal giornalista Angelo Onger racconta la “Storia piccolissima. Germe di unità d’amore” ovvero la vita di madre Giovanna Francesca dello Spirito Santo (1888-1984), al secolo Elisa Ferrari, fondatrice della Congregazione delle Missionarie Francescane del Verbo Incarnato. Sotto filiale obbedienza del suo padre spirituale, madre Giovanna visse esperienze mistiche e fu accompagnata da un’intuizione divina che fin dalla gioventù l’hanno caratterizzata. Il testo riporta buona parte dei quaderni della fondatrice delle Missionarie Francescane. Giovane donna all’inizio del ‘900 (nata a Reggio Emilia nel 1888) crebbe in un contesto familiare non propizio alla vita di fede, ultima di sette fratelli tutti allontanatisi della pratica religiosa, seppe ascoltare le intuizioni interiori che la chiamavano a essere educatrice prima come maestra nelle scuole pubbliche, poi come insegnante preso un istituto per disabili.
L’incontro con questi e con la fedele amica Maria Paola le diede la possibilità di iniziare concretamente un percorso di consacrazione in una dimensione nuova, benedetta anche da incontri speciali come quelli con Papa Pio XI e con San Pio da Pietralcina.
Il diario raccoglie gli anni dell’infanzia e della gioventù fino al cosiddetto esilio in Valtellina (1945) da cui poi verrà tutta la vita della nuova congregazione. La testimonianza è segnata da una narrazione diretta, ma intensa. Dai suoi quaderni scritti a 80 anni, si evince un carattere da sempre propenso alla vivace testimonianza dove l’obbedienza a Cristo prevale su tutto: sulla famiglia, sulle istituzioni e sullo Stato. Madre Giovanna è stata anche grande amica di don Piero Ferrari, compianto sacerdote bresciano fondatore di Raphaël e dell’ospedale oncologico “Laudato si’” di Rivoltella (Desenzano).
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