domenica, Dicembre 22, 2024
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Don Evelino: «Ho letto in chiesa la lettera firmata da 91 genitori»

La vicenda dei presunti pestaggi: il parroco precisa la sua posizione

Non accenna a placarsi il dibattito suscitato dalla pubblicazione sul nostro giornale, nei giorni scorsi, di un articolo riguardante presunti pestaggi di ragazzini, che sarebbero avvenuti nei pressi della scuola media di Sirmione e in altre zone del paese. Dopo il preside professor Bruno Tommasini, che ha smentito che episodi di violenza siano avvenuti all’interno dell’edificio scolastico, ora è la volta del parroco, don Evelino Dal Bon, che aveva letto in chiesa la lettera delle famiglie che ha sollevato la questione. «Come parroco – esordisce – e quindi per il servizio pubblico che rivesto nei confronti dei miei parrocchiani e dei tanti ospiti che frequentano anche in questo periodo di bassa stagione le sante messe festive nella chiesa di S. Maria della Neve e nei confronti dei lettori di Bresciaoggi, sento il dovere di fare una precisazione su quanto pubblicato dal giornale domenica scorsa, per la parte che mi riguarda». Don Evelino sottolinea un primo aspetto, relativo al titolo: «Il soggetto che denuncia la situazione non è il parroco ma i genitori». Il sacerdote ha però letto il documento delle famiglie in chiesa, rendendo pubblica una vicenda che molti sirmionesi non conoscevano. Ecco il testo integrale della lettera dei genitori che don Evelino ha riportato al termine delle sante messe di sabato 25 e domenica 27 novembre. «Preciso che la lettera mi è pervenuta giovedì sera 23 novembre, ma porta la data del 28 ottobre, ed è indirizzata al sindaco di Sirmione e per conoscenza al preside della scuola media, ai parroci di Lugana, Colombare e Sirmione, al comando di polizia urbana, ai carabinieri, al comando di polizia stradale. «I cittadini di Sirmione ed in particolare i genitori degli alunni delle scuole medie – scrivono le famiglie -, dopo essersi incontrati, evidenziano l’esistenza di gravi problemi (pestaggi, intimidazioni…) di vivibilità serena per i loro figli, sia all’interno che all’esterno dell’ambiente scolastico e nei luoghi di ritrovo pomeridiani disponibili per il tempo libero. «Per tali gravi problemi, emersi a scuola, dopo aver informato verbalmente insegnanti, vigili urbani, parroci e sindaco, i genitori chiedono che siano prese le necessarie misure di sicurezza indispensabili per tutelare i loro ragazzi ed evitare il ripetersi dei fatti denunciati ed ora a conoscenza di tutti. «Questo documento vuole essere una richiesta formale di tutela che garantisca ai propri figli la consapevolezza di essere protetti contro chi tenta di ostacolare, anche in modo illecito, la loro crescita». La lettere è firmata da 91 persone. Secondo il parroco, rispetto al contenuto della lettera, l’articolo sarebbe parziale («i gravi problemi di vivibilità non sono solo all’interno ma anche all’esterno dell’ambiente scolastico») e traviserebbe la verità dei fatti. In realtà l’articolista, che era presente in chiesa, si è limitato a riportare le informazioni raccolte, dopo averle verificate, facendo quindi il suo dovere. Don Evelino, fatte le dovute precisazioni, non sminuisce però la delicatezza e l’importanza della questione. E ricorda: «Voglio sperare che tutte le persone a cui i genitori hanno indirizzato la lettera si sentano seriamente interpellate e preoccupate dell’oggi e del domani di questi ragazzi. «A questo proposito, perché la questione sollevata dai genitori sia presa nella dovuta considerazione, è mia intenzione convocare quanto prima nella mia casa canonica le sette persone a cui è stata indirizzata la lettera. Poiché come parroco ho ricevuto il mandato dal vescovo, è mio dovere renderlo partecipe del mio servizio pastorale. «In questi giorni pertanto spedirò al mio vescovo di Verona, a cui appartengono le tre parrocchie di Sirmione, Lugana, e Colombare, l’articolo del 3 dicembre e quello odierno. Ringrazio Bresciaoggi per l’attenzione e rivolgo a tutti gli intestatari, ragazzi e genitori compresi, l’augurio di un Buon Natale nel Signore».

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