mercoledì, Febbraio 5, 2025
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Brenzone si unisce a Cavaion: visitabili oggi, col supporto della Soprintendenza, entrambi i siti storici.
Completata l’indagine archeologica, presto ci sarà un «tetto» per i reperti

La villa romana non ha segreti

La settimana della cultura porta un gemellaggio tra paesi e reciproche visite guidate: sia al cimitero di Castelletto (stamattina), dov’è stato trovato e tutelato un importante sito archeologico di epoca romana, che a Cavaion (nel pomeriggio), dov’è stato di recente scoperto un ampio sito verosimilmente risalente al primo secolo dopo Cristo. È questa l’idea proposta dal primo cittadino di Brenzone, Giacomo Simonelli, in accordo con l’assessore ai lavori pubblici, Davide Benedetti, quello alle manifestazioni, Dina Veronesi, e al sindaco di Cavaion, Lorenzo Sartori, per onorare la settimana della cultura, organizzata in tutta Italia dal ministero dei Beni culturali.Del sito di Castelletto molto già si sa. Nel 2005 infatti, durante i lavori di ampliamento del cimitero, erano stati ritrovati dei pezzi di muro che, a poco a poco, hanno restituito alla luce le antiche suddivisioni interne di una splendida villa romana, a pochi passi dal lago. In questi giorni è stata completata l’indagine archeologica e stanno per partire i lavori di copertura dei ritrovamenti, in modo da salvaguardarli dalle intemperie e dall’oblio del tempo.La Sovrintendente ai beni archeologici di Verona, Brunella Bruno, non aveva esitato a definire il sito di Brenzone come «di straordinaria importanza» e «tra i più grandi del genere, in Veneto». Nei mesi successivi l’amministrazione comunale aveva stanziato, rispettivamente nel 2005 e nel 2006, dieci e 15 mila euro, a cui si sono aggiunti contributi regionali per 20 e 28 mila euro. Il tutto, con lo «scopo di tutelare e rendere fruibile l’intera area, sia ai turisti che ai residenti, e inserire in una sorta di percorso museale, che comprende anche le chiese e vari altri monumenti sul nostro territorio, anche il sito di Castelletto», come aveva illustrato il sindaco di Brenzone. «Con la settimana della cultura e dopo l’ottimo successo della iniziativa di aprire, nel febbraio scorso, a tutti per un giorno intero il sito che abbiamo ritrovato al cimitero di Castelletto – ha illustrato Davide Benedetti – abbiamo ideato col comune di Cavaion una sorta di “gemellaggio” con reciproche visite guidate ai rispettivi punti archeologici. Una novità interessante, realizzata grazie alla continua collaborazione e confronto con la dottoressa Brunella Bruno e con la Sovrintendenza. Tanto che, con il proprio personale, da Verona si renderanno disponibili ad illustrare oggi i siti ai visitatori».Per questo, a Brenzone hanno organizzato un pullman che trasporterà i cittadini da Castelletto a Cavaion; idema a Cavaion. Nei mesi scorsi infatti a Castelletto sono stati effettuati sopralluoghi sia al cimitero di Castelletto, dove è arrivata in visita anche una dirigente della Sovrintendenza della Lombardia, Elisabetta Roffia con quella di Venezia, e sia alla chiesa di San Zen de l’Oselet, che pure si trova nel cimitero a pochi metri dalla villa. Nella chiesa infatti sono stati trovati scheletri umani antichissimi e vari monili. «La presenza degli scheletri – aveva spiegato la dottoressa Bruno – è stato il motivo per cui abbiamo deciso di organizzare con l’amministrazione la visita guidata sia alla villa romana che dentro la chiesa. Ci sono ritrovamenti di tale importanza da fare ritenere che lì ci fosse addirittura una necropoli di epoca altomedievale, poi distrutta dall’ampliamento che la chiesa ha subito. La villa romana è simile a quelle note e studiate sulla sponda bresciana, nei paesi di Toscolano, Desenzano e Sirmione».

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