Il maltempo ci mette lo zampino, ma le spiagge del lago di Garda sono da bollino blu. Sono state dichiarate tutte (64 su 65) balneabili eccetto una a Bardolino (il punto 278, cioé il lungolago Cipriani) che resterà chiusa per tutta l’estate, come prevede la legge, per problemi verificatisi l’anno scorso e risolti quest’inverno. Un evento di rilievo ha invece coinvolto, il 17 giugno scorso, i punti 263, 264, 265 e 266, tutti a sud di Torri, per un fenomeno d’inquinamento causato dalla rottura delle pompe di sollevamento del collettore, messe a dura prova dai continui temporali verificatisi tra maggio e giugno. «Il fenomeno è però durato un solo giorno: è stato rilevato dalla prima analisi suppletiva (le suppletive sono 5, si fanno in rapida sequenza nei giorni successivi a una routinaria sfavorevole e se 2 consecutive sono negative si chiude, ndr), fatta il giorno successivo, mentre le altre hanno dato tutte esito favorevole», assicura Giorgio Franzini, responsabile dell’Ufficio Lago di Garda dell’Arpav, l’Agenzia regionale di prevenzione e protezione ambientale del Veneto.Il suo staff, ieri, con l’eccezionale presenza dell’assessore regionale alle politiche ambientali Giancarlo Conta, era al completo sul Garda. Qui, infatti, per l’abituale sopralluogo estivo, sono giunti Andrea Drago direttore generale dell’Arpav, Giancarlo Cunego direttore del Dipartimento provinciale di Verona con Ottorino Piazzi responsabile del relativo Servizio sistemi ambientali di cui fa parte appunto l’Ufficio lago di Garda. In attesa degli esiti delle suppletive è anche il punto 281 a Lazise: «Pure qui s’era verificato un guasto di una stazione di sollevamento delle condotte comunali, legato agli eccezionali eventi meteorici», dice Drago. «Ma la buona collaborazione con gli enti locali e l’ottima gestione della Ags, l’Azienda gardesana servizi di Peschiera che gestisce collettore e servizio idrico integrato, ci stanno permettendo di mantenere al meglio la situazione del lago».Soddisfatto Conta: «Un lago dall’acqua eccezionale, tra le migliori in questi anni sotto il profilo della qualità, chiara e limpida risposta ai tanti turisti, anche stranieri, che stanno arrivando in questo luogo stupendo». La giornata ieri era meravigliosa. Il temporale della sera precedente aveva spazzato via ogni nube: «Ma non ci è permesso procedere con le analisi routinarie, quelle che facciamo ogni 15 giorni 2 volte al mese da aprile a settembre, poiché la normativa vieta le analisi nelle 48 ore successive ad una pioggia significativa», spiega Franzini. Però la dimostrazione è stata fattibilissima. Lo staff dell’Arpav è uscito in motoscafo dal Porto Vecchio di Garda alle 11 ed è rientrato alle 12,15 dopo aver fatto campionamenti dimostrativi riguardanti i parametri sia microbiologici (indicatori di contaminazione fecale, ovvero coliformi totali e fecali e streptococchi fecali) sia fisico-chimici. Davanti al punto 272, Villa Canossa di Garda, è stata calata un bottiglia a 30 centimetri di profondità, che è stata riempita dell’acqua che d’abitudine è destinata alle analisi dei parametri microbiologici. «Si trovano qui eventuali dati straordinari in base ai quali indagare possibile presenza di salmonella», dice Franzini. Quindi è stato calato il sensore per rilevare l’ossigeno disciolto. «Valori risultati finora sempre normali poiché la stagione non ha favorito sviluppo di alghe», ha detto Drago. Infine sono stati misurati ph, ieri nella norma, velocità del vento con l’anemometro, profondità col disco di Secchi. Ma quello che conta, dimostrazione a parte, è che il lago sembra davvero in salute con buona capacità di ricambio in caso di versamenti dal collettore che il maltempo sta causando. «La stagione di campionamento 2009 è iniziata con un punto vietato per tutta la stagione, il 278 a Bardolino, e due punti non idonei al primo aprile, ovvero il 387, Foce Progno Valsorda, e il 279, Riva Palafitte, sempre in questo comune», ribadisce Franzini. «La classificazione di questi punti è legata ai risultati avuti a fine stagione balneare 2008. Le cause sono state individuate e successivamente risolte grazie alla collaborazione con Ags e le zone relative ai punti 279 e 387 sono state così riaperte alla balneazione, solo il 278 resta chiuso, ma con tutte le routinarie favorevoli».