Giornata movimentata ieri all’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari. Charter per Lampedusa, low cost per Londra, Boeing 747 con cargo per l’Oriente, vari aerei privati in arrivo e partenza ma l’attenzione degli addetti ai lavori e dei curiosi è stata soprattutto attirata per tutta la mattina e per il primo pomeriggio dalle operazioni di carico su un capiente Antonov russo, atterrato sulla pista bresciana l’altro ieri. Pesante oggetto del carico è stata una gigantesca bobina di funi d’acciaio, probabilmente per uso marino su una qualche piattaforma petrolifera, destinata al porto di Stavanghen in Norvegia, sul Mare del Nord. Peso della bobina circa 67 tonnellate, occupante più della metà del potenziale di carico del potente quadrimotore Antonov modello 124, il più capiente aereo commerciale in produzione al mondo. Esiste un’altro modello, ancor più capiente, dotato di sei motori, l’Antonov 225, ma ne sono in circolazione solo due modelli e la Russia non ne produrrà altri. A condurre le operazioni di carico erano presenti sul campo sia Roberto Gilardoni, direttore del Cargo Center bresciano dallo scorso luglio, e Giorgio Pozzi, direttore commerciale della stessa azienda da soli due mesi. Al lavoro sia i dipendenti dell’aeroporto, che la ditta di trasporti coordinata dalla Chapman Freeborn di Segrate, che trasportatori e costruttori della Redaelli, della Bertuzzi e della Noventa, tutte aziende bresciane. Intanto nella pancia dell’Antonov operavano in contemporanea 14 tecnici dell’Aircompany Polet, la compagnia aerea russa che gestisce il volo. «Nei prossimi anni potremmo arrivare al terzo posto in Italia, per merci trasportate – conferma Pozzi – dopo Malpensa e Fiumicino. La potenzialità di questo scalo è enorme ed il prossimo transito della linea dell’Alta Capacità e della Brebemi non potrà far altro che svilupparne ulteriormente il movimento commerciale». Continuano infatti con l’Oriente i voli di linea commerciali della Ocean Airlines, mentre nei giorni scorsi un Antonov ha portato materiale tecnico a Dubai e ieri un Boeing 757 da Lisbona ha trasportato in terra bresciana la strumentazione musicale per il concerto veronese di Roger Waters, ex bassista dei Pink Floyd. «La nostra prospettiva guarda anche verso il mercato dell’alimentare e dei fiori, prodotti che comunque necessitano di conservazione a bassa temperatura – continua Gilardoni – le esigenze sono molto vaste e pensiamo di sfruttarle al massimo. Presto partirà la costruzione del secondo Cargo Center, da 4000 metriquadri, (l’attuale ha 2500 mq di capienza) ed un piazzale nuovo per ospitare altri quattro aerei da cargo tipo Boeing o Antonov». Altra interessante anteprima è il fatto che con molta probabilità lo scalo bresciano diverrà l’hub commercale per il Sud Europa ad uso di una nuova compagnia cinese che, da ottobre, manterrà tre Boeing di base sulla pista del D’Annunzio.
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Ieri gran traffico di velivoli. Sulla pista un maxi-Antonov in grado di ospitare una bobina da 67 tonnellate. Il direttore commerciale: «Nei prossimi anni potremmo arrivare al terzo posto in Italia»