mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Borelli: “Questo è un traguardo che oltre a premiare noi, è un’ottima notizia per tutti i pazienti che entrano in ospedale”

L’AOD certificata nella gestione del rischio

L’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, è la prima struttura sanitaria continentale ad essere stata certificata in merito alla Gestione del Rischio in ambito Sanitario (Risk Management). A tributare quest’importantissima certificazione è stato il RINA S.p.A. di Genova, fondato nel 1861 con il nome di “Registro Italiano Navale” e, dopo oltre 140 anni, si propone anche alle strutture sanitarie attraverso una gamma di servizi per porre sotto controllo gli aspetti gestionali, l’analisi e monitoraggio dei rischi. Insomma, un approccio pianificato al miglioramento globale dell’offerta sanitaria con strumenti capaci di fornire adeguati livelli di sicurezza e d’efficienza.“La nostra Azienda – spiega il Direttore Generale Mauro Borelli -, sta lavorando da oltre un anno per ottenere quest’importantissima certificazione che, in poche parole, comprovi non solo la sicurezza degli ospiti e degli operatori, ma assicuri loro anche la riservatezza e la certezza informativa durante la permanenza nella struttura sanitaria. Ovviamente, siamo orgogliosi di essere riusciti a raggiungere questo livello d’eccellenza per quanto riguarda la gestione del rischio, soprattutto in un momento in cui la Sanità è sottoposta ad un vero tiro incrociato per dei casi che hanno interessato l’utenza negli ospedali italiani”.Direttore, com’è avvenuta questa certificazione?“Il 6, 7 ed 8 giugno scorsi, sono giunti nella nostra Azienda tre certificatori del RINA al fine di verificare la nostra conformità rispetto al modello “Federsanità-ANCI” che, in materia di gestione del rischio, è un punto imprescindibile a cui nessuno si può sottrarre. Prima di questa certificazione l’AOD, con il fondamentale ausilio dei consulenti della IDR (Ingegneria Del Rischio, Ndr), si è preparata per rispettare tutti i punti previsti per garantire all’ospite, sia questo paziente od operatore, la sicurezza durante la sua permanenza nella struttura sanitaria”.E com’è andata?“Grazie al lavoro di tutto il nostro personale che è stato coordinato dall’Avv. Pier Mario Azzoni e dal Dr. Antonio Rovere, la certificazione ha interessato tutte le Unità Operative dei nostri tre Presidi e, soprattutto, cinque punti sensibili: Rianimazione, Pronto Soccorso, Sale Operatorie, Attività anestesiologiche, Sale parto. Questa verifica si è snodata in tre macro-aree: una parte generale che consiste in sostanza nella verifica della fase documentale e procedurale riguardante la presenza dell’ospite nella struttura; i requisiti trasversali quali il consenso informato, la preparazione e la cartella clinica del paziente, l’accesso nei locali e la loro manutenzione; infine, i requisiti verticali che, in pratica, sono tutte le Unità Operative e, soprattutto, i cinque punti sensibili che prima ho citato. Bene, durante l’ispezione, tutti gli aspetti in esame hanno superato i controlli previsti. Questo fatto, oltre ad essere un evento storico, ci riempie d’orgoglio”.E’ stata una verifica difficile?“Assolutamente sì. Essendo l’AOD la prima azienda ospedaliera a sottoporsi ad una certificazione del sistema aziendale per la certificazione del rischio, questa è stata “la prima volta” per tutti. Le piccole “non conformità” registrate, si sono verificate proprio per questo motivo e gli esaminatori del RINA, che si sono dimostrati puntigliosi in tutta la verifica, ne hanno evidentemente tenuto conto. Come ho detto prima, un vero e proprio successo”.Un successo che per un paziente cosa significa?“Forse la cosa più importante: la sua permanenza in Ospedale, in ogni singola fase, sarà monitorata secondo dei processi ben definiti al fine, se non proprio di debellare il rischio clinico, di diminuirne sensibilmente l’incidenza. Credo che sia questo l’obiettivo di una struttura sanitaria”.E per gli operatori della sanità cosa significa?“Che in Lombardia c’è dell’ottima sanità, tra le prime al mondo. Inoltre, non mi sorprende che un’Azienda Sa-nitaria lombarda, in una materia così delicata qual è la gestione del rischio, sia la prima in Europa a certificarsi secondo questo avanzato modello. Infine, desidero ricordare, proprio a dimostrazione che la Sanità in Lombardia è al Top, che oltre alla certificazione del sistema per la gestione del rischio secondo il modello Federsanità – ANCI,da parte del RINA esiste quella ISO9001:2000 per la Qualità dei processi e, infine, la verifica da parte della statunitense Joint Commission per quanto riguarda la permanenza del paziente nella struttura sanitaria. Credo che tutto questo concorra a determinare l’efficienza del sistema sanitario regionale”

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