martedì, Dicembre 24, 2024
HomeAttualitàL’Arena di Verona per il Concerto della memoria
Domenica 27 gennaio 2013 alle ore 21.00 nella Basilica di San Zeno Maggiore in Verona per la prima volta l’Arena di Verona ricorda le vittime della Shoah con il Concerto della memoria.

L’Arena di Verona per il Concerto della memoria

Il M° Claudio Scimone (nella foto) è alla guida dell’Orchestra dell’Arena di Verona e del Coro, diretto da Armando Tasso. Il programma apre con un particolare Qaddish su musica di Giuseppe Verdi, con voce solista del tenore argentino Angelo Harkatz,per proseguire con il Requiem in do minore di Luigi Cherubini e concludere con Les Martyrs, ouverture di Gaetano Donizetti.Un momento musicale per commemorare l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz avvenuto il 27 gennaio 1945 e ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico, e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, come recitano i due articoli della Legge 20 luglio 2000, n. 211 che istituisce il “Giorno della Memora”: «in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere».Il concerto si apre con Qaddish, un prezioso manoscritto di datazione successiva al 1871: si tratta di un contrafactum in cui la parola sacra viene adattata alla partitura della seconda scena del I Atto dell’Aida di Giuseppe Verdi, sostituendosi al libretto di Ghislanzoni. Intitolata anche “Partitura della sera”, su testi in ebraico per voce sola o coro (nella liturgia pubblica è abitualmente interpretata da un minian, gruppo di dieci uomini d’età adulta) ed accompagnamento strumentale, recita una delle più note preghiere ebraiche di santificazione del Nome di Dio. La trasposizione in ambito sinagogale di questa pagina lirica è indicativa della grande importanza che la cultura operistica rivestiva nella vita di fine Ottocento.L’elevazione musicale prosegue con il Requiem in do minore per coro a 4 voci e orchestra, composto da Cherubini nel 1816 su commissione del re Luigi XVIII per ricordare l’anniversario della morte del fratello Luigi XVI e delle vittime della Rivoluzione francese. La partitura si caratterizza per la generale sobrietà del linguaggio musicale, che sa mantenere una costante tensione emotiva per esprimere una spiritualità tutta umana, vissuta tra paure ed aspettative. Qui l’orchestra si snoda sotto le esemplari combinazioni delle voci corali, senza mai invaderne gli spazi ma amplificandone gli effetti espressivi.L’Ouverture da Les Martyrs di Donizetti conclude il concerto. Les Martyrs è la versione librettistica francese di Eugène Scribe dell’opera Poliuto, composta da Donizetti per Napoli negli anni 1827-1828 ed adattata nel 1840 per le scene parigine. La vicenda è tratta dalla tragedia Polyeucte di Pierre Corneille e narra della conversione cristiana di un nobile armeno e della moglie Paolina, che si concluderà con il martirio di entrambi. Dal Poliuto a Les Martyrs non cambiano solo il titolo e la lingua, ma anche l’Ouverture qui presentata, che nel finale sostituisce al secondo tema il coro dei cristiani, che ritornerà nel finale dell’opera. Il concerto è ad ingresso libero fino a disponibilità dei posti.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video