L’assessore regionale lombardo all’Autonomia e alla Cultura Stefano Bruno Galli è stato in visita ieri pomeriggio (24 luglio 2018) a Lonato del Garda, dove ha voluto conoscere e percorrere gli spazi della rocca visconteo-veneta e di tutto il complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como.
Dopo il tour all’interno della fortezza viscontea e nel nuovo padiglione eventi, accompagnato dal vicesindaco e assessore Nicola Bianchi e da Roberta Valbusa e Stefano Lusardi della Fondazione Da Como, ha percorso anche i corridoi della biblioteca con i suoi oltre 50mila volumi e della casa del podestà.
Affascinato dal panorama che si gode dalle mura della rocca, il prof. Stefano Galli ha definito questi luoghi «un colpo d’occhio eccezionale». Poi lo stesso assessore regionale ha dichiarato: «Lonato è una vera perla del Garda ed è uno di quei luoghi che ti fanno toccare con mano le tradizioni, la cultura e la storia di una comunità. È l’espressione di una Lombardia che io definisco “plurale”, ovvero la Lombardia dei territori e delle tradizioni. E questa imponente e maestosa rocca, con uno stato di conservazione eccellente, ne è la migliore espressione. La nostra regione non potrà che trovare il modo per sostenere questo luogo, in quanto è una risorsa turistica unica e preziosa, per Lonato e per il Garda in generale. Anche l’idea dell’ospitalità diffusa per il borgo della cittadella è da incentivare e sostenere affinché si possa potenziare e sviluppare ulteriormente la vocazione turistica di Lonato del Garda».
Questa visita, commenta il vicesindaco Nicola Bianchi, «ha fatto enorme piacere alla nostra amministrazione ed è stata l’occasione per far conoscere all’assessore regionale la realtà della Fondazione Ugo Da Como e i luoghi da essa gestiti, location di prestigio e sede di eventi di alta qualità e di portata non solo nazionale, che ogni anni richiamano migliaia di visitatori».
Il complesso monumentale di proprietà della Fondazione Ugo Da Como, istituzione bresciana tra le più antiche, fondata nel 1942 per volere testamentario del senatore Ugo Da Como (1869-1941) che destinò all’ente tutti i suoi beni, la collezione d’arte e il patrimonio librario, richiama circa 50mila visitatori all’anno, seimila studenti provenienti da scuole italiane di ogni ordine e grado, un centinaio di ricercatori e studiosi che frequentano gli archivi e la biblioteca storica.