Nuova importante svolta per il consorzio Valtènesi. La vendemmia del 2017 portera’ tra i vigneti della riviera gardesana una novita’ che supera la frammentazione del passato, ponendo le basi per un riposizionamento della viticoltura del territorio: Valtenesi al vertice della nuova denominazione unica Riviera del Garda Classico. Il ‘passaggio’ e’ stato ufficializzato, a Vinitaly alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, presso lo spazio polivalente di Regione Lombardia.
MASSA CRITICA – “Un segnale positivo che non poteva non trovare l’appoggio di Regione Lombardia – ha spiegato Fava -, senza entrare nel merito della scelta dal punto di vista tecnico. Si mette insieme un pezzo di territorio significativo, rimasto per troppo tempo diviso sulle modalita’ comunicative. Ci si rende conto del fatto che la comunicazione e’ efficace quando si fa massa critica”.
LA NUOVA DOC – Operativa dalla vendemmia 2017, la nuova doc unica nasce da un patto di territorio sottoscritto dal 90% dei produttori e sostituisce le denominazioni precedentemente in vigore, ponendo l’appellazione Valtènesi al vertice della piramide qualitativa. “Abbiamo in sostanza proceduto all’unificazione delle due denominazioni in una nuova, dentro la quale c’e’ un’appellazione che tutti si impegnano a valorizzare favorendo la produzione di Valtenesi, al vertice qualitativo della piramide” ha precisato Alessandro Luzzago, presidente consorzio Valtènesi.
TERRITORIO E DISTINTIVITA’ – “Lo dico da anni – ha proseguito Fava -, fin dall’inizio del mio mandato ho spinto sul tema della territorialita’ e della distintivita’. La tendenza e’ questa, io ricevevo input dal mercato globale in cui viviamo e che andavano in questa direzione. Il fatto che questo percorso assecondi la tendenza e’ positivo ed e’ in linea con le indicazioni di Regione Lombardia”.
APPELLAZIONE FUNGE DA GEOLOCALIZZATORE – Nella denominazione Riviera del Garda Classico e’ prevista la produzione di Rossi, Chiaretti, Bianchi, di Spumante Rose’ e del Groppello come vino varietale. Per chi produrra’ Valtènesi sia nella versione Chiaretto che in rosso e’ previsto l’obbligo di riportare in etichetta l’appellazione Valtènesi sopra il nome della denominazione con dimensione almeno doppia. “La denominazione scritta per esteso – ha concluso il presidente Luzzago – funzionera’ come geolocalizzazione di un nome, Valtènesi appunto, ancora non ben conosciuto come quello del lago di Garda”.