lunedì, Dicembre 23, 2024
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Il direttore Angelo Foschini illustra gli obbiettivi raggiunti dalla sua gestione. Terza nel rapporto tra costi e ricavi, diminuiscono anche i tempi di attesa

L’Azienda ospedaliera fa progressi

Rapporto fra costi e ricavi il primo e migliore in Lombardia (la conferma è giunta dalla Regione l’altro ieri), e terzi, sempre nella nostra regione, nei tempi d’attesa. Sono due dei primati conquistati negli ultimi tempi dall’Azienda ospedaliera di Desenzano e riferiti durante la cerimonia di auguri dal general manager Angelo Foschini (con lui erano presenti anche il direttore sanitario Francesco Vassallo e il direttore amministrrativo Serafino Gardoni). Tra gli obiettivi raggiunti negli ultimi due anni, inoltre, vanno ricordati l’abbattimento dei ricoveri, passati dal 78% al 53%, l’aumento delle prestazioni ambulatoriali (»35%) e dei ricoveri in day hospital (dai 1037 nel 2000 ai 6260 di quest’anno). Foschini, davanti ad un’aula magna affollata di medici, infermieri e amministrativi ma anche di ospiti come il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia Luigi Trematerra, l’assessore provinciale Maristella Gelmini, il presidente della sezione di Desenzano di «Cittadinanzattiva», Adelina Bolsieri ed altre autorità civili e militari, ha poi fatto una lucida analisi dell’attività, spendendo parole di apprezzamento soprattutto «per il personale che non ha esitato a trascorrere spesso giornate intere e anche giorni festivi per portare a termine gli obiettivi di lavoro prefissati». Ha poi prodotto una radiografia di quello che dovrà essere l’ospedale del futuro nella realtà dell’azienda ospedaliera gardesana che, com’è noto, comprende anche Lonato, Manerbio, Leno, Gavardo e Salò. «Una struttura sanitaria per acuti deve essere ad altissima tecnologia, dove il paziente deve fermarsi poco, con strumentazioni diagnostiche efficaci, una struttura proiettata all’esterno: «non quindi – ha osservato – un deposito per malati». Un ospedale inserito in una «Regione come la nostra che, a differenza di altre come la Campania o il Lazio, vanta una spesa sanitaria molto al di sotto della media». Foschini, 62 anni, trentacinque dei quali passati nel pianeta-sanità, ha quindi ricordati alcuni tra gli interventi portati a termine. «Lavori eseguiti o appaltati in tre anni per un importo di 12 milioni di euro, interventi per attrezzature diagnostiche, poliambulatori e sale di degenza nel solo ospedale di Desenzano pari a 3 milioni e mezzo di euro, altri 17 milioni, invece, per il presidio di Manerbio-Leno, arrivo della risonanza magnetica (in febbraio) e apertura di negozi e di uno sportello bancario entro fine anno a Desenzano. «Inoltre – ha continuato il direttore generale – l’installazione del sistema di condizionamento d’aria in corsia». Avviandosi alla conclusione, Foschini ha infine fatto accenno all’acquisizione della certificazione di qualità estesa ormai a tutta l’azienda ospedaliera e all’imminente costruzione del reparto di riabilitazione a Leno, quindi ai risultati elaborati dalla ricerca del prof. Favretto (Università di Verona) sul gradimento degli utenti degli ospedali aziendali: un voto tra l’8,5 e il 9 ed al buon andamento dell’Ufficio di formazione e aggiornamento.    

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