Ancora il remo tradizionale protagonista. Dopo le regate di primavera, ecco la prima festa della voga alla veneta. L’appuntamento è per domani. E stavolta Venezia sarà presente non soltanto idealmente. Dalla città lagunare arriveranno infatti tre tir carichi di barche da regata e due pullman di vogatori e figuranti. Ad accompagnare i rematori giungeranno anche il sindaco di Venezia, Paolo Costa, e il presidente del coordinamento delle associazioni di voga alla veneta, Giovanni Giusto. Ma non è finita. A far da corona alle bisse del lago di Garda, derivazione dei bissoni veneziani, ci saranno i naécc del lago d’Iseo, che pure qualcosa devono alla Serenissima. Si farà pure lo sposalizio del lago, versione benacense dello sposalizio marino in uso in laguna. Ad organizzare la manifestazione è l’associazione bisse La Rocca, in collaborazione con il Comune di Garda, con la Lega bisse del lago e con la Comunità del Garda. «Siamo particolarmente orgogliosi», dice Aligi Pincini, presidente dei bissaioli di Garda e vogatore di ormai lungo corso, «di poter ospitare quest’iniziativa. Oltretutto Garda ha una lunghissima tradizione nel settore della voga tradizionale». Qui sono infatti di casa le bisse, ma anche le gondole piane del palio di ferragosto. «Questo vuol essere il primo di una serie di appuntamenti annuali», gli fa eco Paolo Zattoni, presidente della Lega bisse del Garda, «che vedranno concentrarsi sul lago gli esponenti dello stile remiero di scuola veneziana». E tra i luoghi votati alla voga tradizionale manca all’appello solo Cremona, i cui rematori sono impegnati in una competizione nella stessa giornata. Intanto, dunque, ecco le caorline e la bissona di Venezia, i naécc del lago d’Iseo e le bisse del Garda. Tutte barche accomunate dalla chiglia piatta e dalla voga in piedi, con un remo a testa. La caorlina un tempo era usata per il trasporto di merci e per un particolare tipo di pesca, ancor oggi praticata, detta a seràgia. È lunga nove metri e pesa quasi quattro quintali. La prua e la poppa, esattamente uguali, sono allungate verso l’alto. Il naét (naécc è il plurale) è l’imbarcazione simbolo del lago d’Iseo. Sembra sia stato creato a Monteisola prima del Settecento. La leggenda dice che il suo inventore sia stato un tale Archetti, fuggito dalle carceri di Venezia. La lunghezza supera i sei metri. La bissa gardesana è lunga dieci metri e mezzo e pesa più di un quintale. Il programma prevede alle 10.30 la presentazione del calendario di regate valido per l’assegnazione della bandiera del lago 2003 fra le bisse gardesane. Alle 14.30 prende avvio la sfilata del corteo storico per le vie del paese. Alle 15.30 si darà il «barche in acqua», mentre sul lungolago si esibirà un gruppo di sbandieratori. Alle 16.30 ci sono la sfilata in acqua e lo sposalizio del lago. Alle 17.30 ecco la prima serie di regate: di scena le caorline di Venezia. Alle 18 tocca ai naécc del Sebino. Alle 18.30 il golfo gardesano diventa palcoscenico per le Bisse. Alle 20 le premiazioni in piazza. Per tutta la giornata sarà in funzione un mercatino medievale in piazza.
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Dopo le regate di primavera si apre domani la stagione estiva con una singolare manifestazione con caratteristiche barche. Il remo tradizionale protagonista della prima festa della voga alla veneta, in gara anche la caorlina e il naét
Le bissone di Venezia in acqua con le bisse del lago
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