L’apporto della presenza femminile nella vita comunitaria della Confraternita dei Disciplini del Corlo di Lonato non è mai stata trattata dagli studiosi, come Cenedella, Ugo Da Como e, solo a grandi linee, nell’opera più recente di mons. Alberto Piazzi.
Eppure tale apporto vi fu, anche se le fonti non sempre le citino, ed è indubbio che si esplicò reiteratamente in forme variegate,
Negli Statuti più antichi, risalenti alle origini del sodalizio, ma stampati a Venezia solo nel 1585, si rintraccia ripetutamente la presenza femminile già a partire dalle preghiere dell’ufficio dei morti. Le sorelle vengono poi ripetutamente menzionate dal capitolo XII al XIII.
Solo il capitolo XIII, Della vestizione e sovvenimento de gl’infermi, mostra come le sorelle della Confraternita avessero il compito di visitare le inferme e di segnalare i casi più gravi al Ministro.
Negli Statuti che vennero mutuati dall’Arciconfraternita del Gonfalone di Roma nel 1588, è interamente dedicato un intero capitolo alla presenza delle donne dal titolo: Del modo di ammettere le Donne nell’Arciconfraternita e della Prioressa.
Le Candidate dovevano seguire un breve itinerario d’ammissione che aveva il momento più importante quando la Congregazione segreta si riuniva per prendere in esame la domanda d’accettazione avanzata dalla postulante.
Le donne che volevano entrare nella Scuola dei Disciplini del Corlo dovevano fare richiesta ai fratelli, i quali la prendevano in esame per l’accettazione o respinta sempre con voto segreto.
La prima registrazione riguardante l’accettazione di una donna risale al secolo XVI, precisamente al giorno 15 aprile 1570:
Congregati gli infra scritti fratelli nella Gesa de S.ta Maria del Corollo de Lona fu proposto de aceptare nella Scolla Dona Chiara q. Silvestro Magasa et così presa parte fu a tute balle presa.
Il primo verbale di nomina di due Ministre risale al 26 dicembre 1570. Il nome delle due elette compare insieme a quello dei fratelli chiamati a servire nelle alte cariche della Confraternita:
Fu messo parte de fare dui ministre de visitare le donne inferme della nostra Compagnia. Per la parte rimase Gli infrascritte Sor Arcangela et Chiara Verdina.
Queste le prime due donne elette a questa carica. Nella riunione del 19 gennaio 1576 sono nominate: R.da sor. Arcangela. Mr. Angela Papi, Mr. q. Tommaso Grege.
Sarebbe interessante sapere quante furono le donne nominate Ministre, ma purtroppo esaminando i quattro libri delle parti ci si rende subito conto che non è possibile. I redattori dei verbali delle parti registrarono con una certa precisione solo nomi delle donne elette dal 1569 al 1624, ma dopo questa data non continuarono ad immortalarli. E non si comprende proprio per quali motivi vi sia stata questa mancanza poichè in una occasione, il 27 dicembre 1582, è stata registrata la nomina a Nunzio di Laura, moglie di Francesco Robazzo.
La parte femminile del sodalizio non ebbe l’autonomia che ebbe quella maschile, questo forse può spiegare le differenti presenze nei verbali.
È comunque interessante, ai fini di questa ricerca, riportare qui di seguito i nomi delle Ministre che furono elette tra il 1569 e il 1624:
- 1569: Chiara Verdina
- 1570: Arcangela Franzoni, Chiara Verdina
- 1574: Arcanmgela Franzoni, Chiara Verdina, Angela Verdina
- 1576: Arcangela Franzoni, Angela Papa,Chiara q. Tomaso Greco
- 1577: Arcangela Franzoni, Chiara Verdina, Angela q. Parise Aldino
- 1578 – 1579: Arcangela Franzoni, Chiara Verdina, Chiara Greco
- 1580: Chiara Verdina, Laura Robazzi, Chiara Greco
- 1581 – 1582: Chiara Verdina, Chiara Greco, Susanna Morescco
- 1583: Chiara Verdina, Angela Segala, Chiara Greco
- 1585: Chiara Tomasella, Chiara Greco, Susanna Moresco
- 1586: Chiara Verdina, Chiara Greco, Angela Segala
- 1587: Chiara Tomasella, Angela Segala, Susanna Moresco
- 1588: Angela Segala, Susanna Moresco
- 1590: Chiara Verdina, Chiara Tomasella
- 1591 – 1592 – 1593: Chiara Greco, Angela Segala
- 1595 – 1598: Susanna Moresca, Giulia Segala
- 1599 – 1602: Giulia Segala, Virginia Arici
- 1603: Paola Cavalli, Giulia Segala
- 1604: Virginia Arici, Graziosa Bondone
- 1606: Giulia Segala. Elisabetta Pizzina
- 1607 – 1609: Antonia Martarello, Giulia Segala
- 1610- 1614: Isabella Pizzina. Antonia Martarello
- 1615: Antopnia Martarello, Graziosa Bondone
- 1616: Rosa Masina, Camilla Martarello
- 1618 – 1624: Rosa Barovelli, Camilla Martarello.
L’elenco rivela come i Disciplini tendessero ad eleggere più volte alla carica di Ministra una donna di provata fede ed esperienza.
Le sorelle si occupavano di diversi compiti ed intervenivano in vari ambiti ed occasioni che vedevano protagonista la Disciplina lonatese. Uno di questi è quello dell’ospedale, dove le consorelle si prestavano nell’aiuto e alla cura delle donne ricoverate, spesso indigenti e bisognose. Al di fuori dell’ospedale si dedicavano ad aiutare le consorelle ammalate visitandole e segnalando le situazioni di gravità.
Particolare discorso si può fare per le ragazze nubili alle quali i Disciplini furono sempre un aiuto economico per la dote. Le consorelle erano incaricate di segnalare i casi meritevoli.
Ma le consorelle svolsero anche compiti riguardanti le celebrazioni liturgiche, quali la distribuzione della cera per la festa della purificazione della Beata Vergine Maria, celebrata ogni anno nel mese di febbraio con grande devozione.
Altre feste vedevano partecipi le sorelle come quella della distribuzione del pane benedetto nella domenica delle Palme o quella dell’agnello, riservato questo ai soli confratelli, secondo il solito e consueto.
Anche in occasione delle processioni al santuario della Madonna della Scoperta sembrano assenti le sorelle, le quali non vengono mai citate nei verbali dei libri delle parti.
Per le consorelle venne chiesta sepoltura separata dai confratelli. Quando, nel marzo 1683, i Disciplini deliberarono di scavare un sepolcro all’interno della chiesa del Corlo per i confratelli chiesero al vescovo di Verona l’autorizzazione a creare altro luogo di sepoltura solo per le sorelle La richiesta fu accolta.
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