«Le imbarcazioni del Garda» è il volume appena edito da Antonio Merlin, noto architetto di Sirmione e mecenate di pubblicazioni esclusive; è il secondo volume della trilogia che lo stesso professionista intende dedicare a tre diversi aspetti della vita gardesana. Il primo era dedicato al carpione, pesce simbolo del grande lago italiano. Nei giorni scorsi è toccato alla storia delle imbarcazioni (prefazione di Michele Nocera) che ne hanno solcato le acque, segnandone la storia attraverso episodi o personaggi.Per conoscere la storia che ha accompagnato nei secoli le vicende nautiche del Garda, Merlin non poteva che rivolgersi a Tullio Ferro, autentico «topo» d’archivio, e a Mario Arduino, storico e poeta di indiscusso valore. Sfogliando il libro si possono leggere aneddoti, storie di battaglie navali impensabili per un lago. Un libro da custodire gelosamente in biblioteca, come ha sottolineato Arduino, rilevandone l’eleganza frutto della professionalità della tipografia Az Color, non nuova a piccoli «capolavori librari». Sempre Arduino ha voluto ricordare la figura del compianto Sergio Bìsoli, costruttore negli anni del dopoguerra di inimitabili barche in legno, molte delle quali ancora in acqua; aggiungendo infine una raccomandazione: che il lago non venga ulteriormente oltraggiato.
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Opera di Antonio Merlin