domenica, Dicembre 22, 2024
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Domenica prossima sul lago di Garda e nell’entroterra si apre il tour fra le cantine della zona con degustazioni e visite guidate. E su internet i campioni bresciani della genuinità: dal bagoss al «violino»

L’enoturismo sbarca in cascina

Torna, per il settimo anno, l’appuntamento domenicale con le aziende agricole e gli agriturismi lombardi aperti al pubblico. Il prossimo 16 maggio è di scena «Per corti e cascine»: in programma una giornata di visite, degustazioni dei prodotti aziendali e animazioni per grandi e bambini. I visitatori – hanno annunciato ieri a Milano Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) e Turismo verde, organizzatori della manifestazione – «saranno accolti personalmente dagli operatori che li accompagneranno nel cuore delle aziende». Otto, in totale, le realtà del Garda che hanno aderito all’iniziativa: l’azienda agricola Brunello di Pozzolengo (info 030.918570), Roveglia di Pozzolengo (info 030.918663), Spia d’Italia di Lonato (info 030.9130233), Florbenaco di Lonato (info 030.9130030), Calvino Gusto Supremo (info 030.9900451), Averoldi di Bedizzole (info 030.674451), Masserino di Puegnago (info 0365.651757) e Civielle di Moniga (info 0365.503314). L’obiettivo è quello di «offrire ai partecipanti il contatto diretto con le realtà agricole della Lombardia, con i loro protagonisti e i loro prodotti, per promuovere l’identità dell’impresa agricola come luogo di produzione di qualità ma anche di erogazione di servizi culturali e per il tempo libero, per utenti di ogni età». È un modo per avvicinare la gente all’agricoltura – ha commentato Viviana Beccalossi, assessore regionale all’Agricoltura – «perché riescano a vedere come nascono le cose che mangiano. In tempi in cui con un clic siamo in tutto il mondo, spesso non ci rendiamo conto che a pochi chilometri da casa c’è una cascina che produce il formaggio che abbiamo sul tavolo ogni giorno». Prima di mettersi in moto domenica, è consigliata una vita al sito ufficiale dell’evento, www.turismoverdelombardia.it. Ecco, citati, alcuni sapori bresciani. Partiamo dai formaggi, si va dal bagoss o «grana bresciano» aromatico ma non piccante di Bagolino (prodotto in Val Caffaro e in Val Sabbia) al Garda di Tremosine dal sapore leggermente marcato ma molto gradevole. Per non parlare, poi, del silter, tipico della bassa Val Camonica e delle zone a est del lago d’Iseo: dal gusto dolce e aromatico, è un formaggio da intenditori ed è poco noto al di fuori della zona di produzione. Passiamo ai salumi, tutti della Valle Canonica. Elencati nel sito Internet la salsiccia di castrato da servire calda con la polenta o le patate, lo strinù (da cuocere alla brace o sulla piastra ma anche in umido) e il violino, un prosciutto di pecora aromatizzato con aglio, vino rosso e bacche di ginepro. Andiamo ad altri due tesori bresciani. Anzitutto i limoni del Garda, nati sulle limonaie e le coltivazioni di cedri che si estendono lungo la riviera: particolarmente rinomate – sottolinea il sito – «le limonaie che si estendono sulla riviera da Limone a Salò». Ottimo, poi, l’olio extravergine di oliva Garda bresciano cui, nel ’97, è stata riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta dop. Dulcis in fundo, i vini. Per rimanere in zona, e cioè tra i vini e i vigneti di Lugana, del Garda e di San Martino de ll a Battaglia, si può scegliere tra un Garda classico bianco doc per un aperitivo, un rosso per le carni rosse e i formaggi stagionati, un Chiaretto a tutto pasto. Oppure – da degustazione – una riserva di Groppello, dal sapore vellutato. E per la frutta secca – raccomanda www.turismoverdelombardia.it – merita il Garda novello: 11 gradi di gradazione alcolica, sapore delicato, profumo fresco e fruttato.

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